Ritorno in classe, in scuola di Roma docenti e genitori a lavoro con planimetrie alla mano

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Cosa accadrà a settembre? Il governo punta al recupero degli edifici scolastici dismessi, ma non sarà facile. Intanto insolita task force si sta creando in molti istituti: docenti e genitori con tecnici insieme per capire come si tornerà in classe tra poco più di due mesi.

Il caso di Roma

Si susseguono i casi di scuole che sono già all’opera per valutare tutto, individuare le criticità e capire come e quando intervenire. Ad esempio a Roma, presso l’istituto comprensivo “Salacone”, professori e genitori sono all’opera per organizzare la riapertura di settembre in sicurezza ma salvaguardando la continuità didattica e di gruppo delle classi. Il rappresentante dei genitori, segnala l’agenzia Ansa, rivela l’intenso lavoro svolto in questi giorni: “In accordo con la dirigenza sono stati formati a metà giugno gruppi lavoro in ognuno dei 5 plessi della scuola con insegnanti e genitori, scelti in base alle loro competenze professionali. Abbiamo analizzato le planimetrie e fatto dei sopralluoghi per capire in che modo rispondere alle linee guida. Siamo al lavoro per cercare delle soluzioni da proporre che evitino lo smembramento delle classi”.

Il caso di Firenze

Anche a Firenze e in Toscana si è già all’opera per capire se basterà soltanto interventi di edilizia leggera per adeguare gli spazi ed evitare l’esodo di studenti e docenti. Sarà una corsa contro il tempo per fare in modo di essere pronti alla ripartenza delle scuole.

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