Articolo 26: genitori esclusi da linee guida ripartenza scuola, servono correttivi seri

WhatsApp
Telegram

Articolo 26 – Nelle Linee guida presentate dal Ministro Lucia Azzolina insieme al presidente Giuseppe Conte è apprezzabile l’investimento di un ulteriore miliardo e il richiamo all’autonomia scolastica, tuttavia come genitori rileviamo serie criticità che peseranno sul rientro a scuola dei nostri figli.

I rappresentanti dei genitori sono stati esclusi da tutti i tavoli di concertazione regionali e locali mentre i genitori stessi sono i primi stakeholder della scuola e sulle loro spalle ricadranno di fatto tutte le scelte politiche ed organizzative dei prossimi mesi.

Per portare a soluzioni efficaci l’autonomia dovrà necessariamente coinvolgere concretamente i genitori presenti nei Consigli di Istituto. Se la didattica a distanza ha dimostrato infatti che l’educazione è in primis “parentale” tanto più ora le famiglie devono essere coinvolte nella ripartenza garantendo loro la massima flessibilità ed il rispetto delle loro scelte per il ritorno a scuola.

Non sarebbe accettabile poi che i Patti Territoriali previsti dal Ministero, in sé positivi, scavalchino il primario Patto di Corresponsabilità Scuola-Famiglia, congelato da anni al MIUR. I genitori sono i primi interlocutori della scuola che è loro sussidiaria nell’educazione, ed i primi a dover essere coinvolti nel decidere con la scuola le condizioni e le modalità di controllo delle realtà o degli educatori con cui i loro figli verranno in contatto.

Ci sembra assurdo infine che il Governo ammetta che il 15% degli alunni non potrà tornare a scuola in sicurezza e si cerchino soluzioni “di emergenza” quando le scuole paritarie, parte del servizio pubblico, pur avendo offerto servizi e spazi, vengono lasciate “morire”, non essendo stati stanziati fondi adeguati per loro e le famiglie che le frequentano nel Decreto Rilancio. Questo oltre che penalizzare la scelta delle famiglie italiane rischia di portare il sistema scolastico al collasso, perché le scuole statali dovranno assorbire migliaia di studenti in più senza avere spazi adeguati e con enorme aggravio di spesa: il contrario di ciò che serve al paese per ripartire.
Come genitori auspichiamo che nei prossimi giorni una seria presa di coscienza dei nostri governanti determini interventi correttivi seri e mirati al coinvolgimento reale delle famiglie per la ripartenza di settembre.

Linee guida

WhatsApp
Telegram

Abilitazione all’insegnamento 30 CFU. Corsi Abilitanti online attivi! Università Dante Alighieri