Licei classici e scientifici con indirizzo curvatura biomedica: escluso contributo biologi

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Di Andrea Iuliano Presidente ANBIR (Associazione Biologi Insegnanti e Ricercatori), Consiglio Nazionale dei Biologi, Dirigente Sindacale UILSCUOLA RUA – Licei classici e scientifici con indirizzo sperimentale curvatura biomedica: il MIUR si distrae e lascia fuori dall’alternanza scuola lavoro risorse scientifiche, professionali e strumentali ineguagliabili.

Negli istituti liceali, a partire dall’anno scolastico 2019-2020, sia per il percorso del liceo classico che per quello scientifico sarà possibile attivare un innovativo e sperimentale indirizzo con curvatura biomedica, che prevede, per il primo biennio, il potenziamento delle ore di fisica e di scienze naturali e, per il triennio, l’introduzione di ore di biologia biomedica. Per gli alunni di questo indirizzo è previsto un percorso di Alternanza Scuola Lavoro presso strutture sanitarie individuate dagli Ordini dei Medici Provinciali.

Il principale fine di tale sperimentazione è quello di consentire agli studenti di acquisire specifiche competenze in campo fisico-biologico che consentirebbe loro di accedere con maggiore facilità agli studi universitari di ambito medico-sanitario e chimico- biologico. Nello specifico, rispetto all’indirizzo tradizionale, il liceo classico con curvatura biomedica prevede, per il primo biennio, l’inserimento di due ore di fisica e, per il triennio, il potenziamento delle ore di fisica e l’introduzione dello studio della biologia biomedica. Il liceo scientifico con curvatura biomedica, invece, prevede, per il biennio, il potenziamento delle ore di fisica e di scienze naturali e, per il triennio, l’introduzione di ore di biologia biomedica. Sia per il liceo classico che per lo scientifico tale curvatura biomedica non si limiterà al potenziamento di fisica e biologia, ma coinvolgerà anche le altre discipline
scientifiche, come la matematica, che sarà implementata con lo studio della logica, e le discipline umanistiche, i cui programmi, ad esempio, presteranno particolare attenzione allo studio dell’etimologia dei termini tecnici del linguaggio medico- scientifico, agli autori che si sono occupati di biologia e medicina e ai paradigmi scientifici.

Fin qui sembrerebbe tutto perfetto, se non fosse per il fatto che il MIUR ha
sottoscritto un accordo, relativamente all’alternanza scuola lavoro, soltanto con gli Ordini Provinciali dei Medici, trascurando le potenzialità professionali, scientifiche e strumentali che avrebbero potuto offrire moltissimi Professionisti Biologi attraverso l’Ordine Nazionale dei Biologi, i quali, oltre alla naturale vocazione tecnico-scientifica e strumentale, possono vantare strutture di assoluta eccellenza e di ineguagliabile professionalità in campo nazionale. Per carità, nulla da eccepire contro i Medici, ma si sarebbe potuto migliorare, e non di poco, l’offerta formativa relativamente all’alternanza scuola lavoro nei licei coinvolti, offrire agli studenti la possibilità di frequentare strutture di assoluta eccellenza accreditate con le regioni e/o enti di ricerca. Da non sottovalutare poi, la
competenza strumentale che la categoria dei Biologi ha acquisito nel corso degli anni, attraverso la diretta gestione di laboratori di Biologia Clinica, Ambientale, Genetica Molecolare, Sicurezza Alimentare, che pochi professionisti possono vantare e dell’opportunità che avrebbero potuto ricevere gli studenti con la simulazione interna all’istituto in collaborazione con i Docenti di Scienze, oltre che alle visite guidate nelle strutture accreditate.

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