Prof educazione fisica: Usare palestre come aule penalizza psicomotricità

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Ai professori di educazione fisica proprio non va giù l’idea di vedere le già scarse palestre scolastiche trasformate in aule fisse per far fronte alla carenza di spazi.

Come è ormai noto, per rispettare il distanziamento sociale in aula in vista dell’anno scolastico in che verrà è previsto anche l’utilizzo a fini didattici degli spazi destinati all’educazione fisica degli studenti.

Così il coordinatore dell’Osservatorio romano dei Centri Sportivi Municipali, Claudio Ortale, ha promosso una petizione spedita al Ministero della Pubblica Istruzione e al Governo e si sono dati appuntamento venerdì scorso a viale Trastevere.

Alla manifestazione, stando a quanto riferisce il Corriere dello Sport, hanno partecipato in tanti. Secondo la professoressa Giovanna Antuofermo, paladina di iniziative per la diversa abilità e l’inclusione scolastica, “L’utilizzo della palestre come aule scolastiche è un clamoroso errore organizzativo che penalizza oltremodo l’educazione psicomotoria”.

A lei hanno fatto eco le dichiarazioni di Ortale e di Nando Bonessio, storico docente di educazione fisica a Roma, che sulle pagine del quotidiano sportivo hanno affermato: “In questo modo a molti studenti delle scuole di ogni ordine e grado, sarà precluso il ‘diritto allo studio’ che prevede lo svolgimento delle lezioni curriculari di Educazione Fisica. Inoltre, sarà impossibile per centinaia di migliaia di cittadini, soprattutto giovani, frequentare le attività sportive che le Associazioni organizzano in orario pomeridiano-serale proprio nelle palestre scolastiche”.

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