Casa (M5S): concorsi rinviati, ma ci saranno tavoli per programmare percorsi di abilitazione

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“La scuola ha bisogno di un dialogo costruttivo tra tutte le parti sociali, istituzionali e professionali. Settembre si avvicina e l’obiettivo è comune: studentesse e studenti devono tornare in classe, in sicurezza e serenità”. Lungo post su Facebook della deputata Vittoria Casa, M5S, sul rientro a scuola a settembre,

“Costruire la comunità scolastica – spiega Casa – significa innanzitutto distribuire equamente meriti e responsabilità. Nei mesi del lockdown l’impegno e la capacità dei docenti italiani nel mantenere vivo il rapporto educativo è stato davvero fondamentale e nella fase di ripartenza sarà altrettanto cruciale. Purtroppo negli stessi mesi si sarebbero dovuti svolgere i concorsi che, per causa di forza maggiore, sono stati rinviati. Il rallentamento delle procedure concorsuali ha creato comprensibili malumori tra gli insegnanti, ma i percorsi di reclutamento vanno avanti. Il Decreto Scuola di giugno prevede l’istituzione di tavoli di confronto tra il Ministero dell’Istruzione e i sindacati per la programmazione di nuovi percorsi di abilitazione. Quei tavoli potrebbero essere la sede perfetta per stabilire cosa si può e cosa si deve fare nell’immediato futuro, per trovare soluzioni e unità di intenti“. DL Scuola pubblicato in G.U.: sintesi delle novità

Casa parla poi dei dirigenti: “Al centro dell’imponente cantiere per la ripartenza aperto in tutto il Paese ci sono anche i Dirigenti Scolastici. L’organizzazione delle scuole in funzione delle nuove misure di sicurezza, la ricerca di spazi idonei e la pianificazione di nuove attività è un compito molto delicato. Ai Dirigenti, così come a tutto il personale scolastico, deve giungere il massimo supporto da parte delle istituzioni e degli Enti locali, tenendo presente che ogni scuola e ogni territorio ha caratteristiche specifiche, punti di forza e punti di debolezza“.

Al centro gli studenti: “Ogni proposta, ogni progetto e ogni soluzione deve inoltre essere pensata in funzione dell’interesse di studentesse e studenti e delle loro famiglie. Sono loro il cuore pulsante del patto educativo, sono loro a dover trarre i migliori benefici dalla scuola.

Si parla da anni di inclusione e di una progettazione universale della didattica, che coinvolga allo stesso modo tutti e ciascuno. Questa può essere l’occasione giusta per metterla in pratica“.

 

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