Docenti Tecnologie musicali, “cacciati da abilitati in Romania e docenti di altre materie che entreranno in I fascia GPS”

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“Con le decisioni prese dal governo siamo stati spazzati via con un bel colpo di spugna”. La delusione è cocente per i docenti di Tecnologie musicali. Con le nuove norme sul reclutamento la loro situazione, molto critica da anni, si è trasformata in una trappola. Dopo anni trascorsi nei licei musicali a insegnare come precari una disciplina complessa e per la quale è necessario avere le competenze e dopo le attese affinché la nuova normativa potesse in qualche modo rendere meno incerta la possibilità di aspirare al ruolo, arriva la mazzata finale. Sono loro stessi a riassumerla.

La situazione attuale è questa, spiega il professor Domenico Stranieri, docente di Tecnologie Musicali, che ci aveva rilasciato un’intervista alcuni mesi orsono e che ora si rivolge con una lettera alla senatrice Bianca Laura Granato, che pure aveva preso a cuore la situazione: “Primo: non vi è più possibilità di essere riconfermati per il prossimo A.S. 20/21 tramite la consueta domanda di accantonamento. Secondo: il governo ha permesso a docenti abilitati all’insegnamento di altre materie (musica e strumento nella scuola media) di insegnare Tecnologie Musicali e di entrare in I fascia nelle graduatorie GPS”. E ancora: “Il governo ha legittimato le abilitazioni acquisite in Romania permettendo ad alcuni docenti che erano nella nostra condizione di entrare in Prima fascia solo perché con “lungimiranza” hanno scelto la via furbetta (vedi graduatorie aggiornate del concorso 2018 per A063)”. Stranieri conclude con una citazione dotta e amara: “Il nostro conterraneo Corrado Alvaro scriveva: ‘La disperazione più grande che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere rettamente sia inutile’”. Infine la conclusione polemica: “Un grazie sentito a questo governo per aver reso la ‘disperazione più grande’ una realtà”.

Psicoacustica, elettroacustica, tecniche di ripresa e produzione audio-video, uso di tecnologie digitali per la generazione e il trattamento dei suoni. E ancora: composizione, coding, performance interattiva, sound design, sonic interaction design e tanto altro. Musica: a ciascuno il suo. Era questo il succo della richiesta dei docenti precari della materia Tecnologie Musicali classe di concorso A063 che si erano rivolti alla ministra dellIstruzione Lucia Azzolina, ai senatori e ai deputati, per rivendicare il proprio diritto di essere assunti e di non essere scavalcati da colleghi che a loro dire non avrebbero le competenze specifiche per insegnare la materia. Ci sono insegnanti di questa specifica materia che per le loro competenze lhanno quasi inventato nelle scuole dove lavorano da anni. Vi lavorano da anni, mentre i loro dirigenti hanno cambiato sede, ma sono precari e sempre più scoraggiati e pessimisti in ordine alla possibilità di una stabilizzazione. E c’era stato un primo riscontro allistanza dei docenti. La senatrice Bianca Laura Granato, membro della Commissione Istruzione del Senato per il Movimento Cinque Stelle, aveva riferito di aver preso immediatamente in mano la questione: Abbiamo chiesto alla Ministra – ci aveva spiegatodi prevedere per il concorso straordinario una prova di verifica che valorizzi le competenze dei docenti di Tecnologie Musicali. Siamo consapevoli che la politica dei precedenti governi ha tagliato le gambe alle competenze di tanti professionisti che sono stati utilizzati per la riconversione di altro personale in esubero e poi messi da parte. Questo governo ha come obiettivo la valorizzazione del merito e abbiamo già in programma di rivedere tutta la formazione artistica e musicale dalla scuola primaria allAFAM. Non appena lemergenza in corso ce lo consentirà, riprenderemo i tavoli con tutti i professionisti che operano in questi settori per interventi legislativi che consentano la piena valorizzazione di questo fondamentale segmento formativo”. Ma poi è finita diversamente.

Professor Domenico Stranieri, è dunque finita male per i docenti di Tecnologie musicali?

Come in una partita a scacchi, siamo stati messi nella condizione in cui non è più possibile fare alcuna mossa. Tutto liscio invece per chi ha scelto la via dell’abilitazione estera e per chi si è abilitato a discipline differenti da quella che si insegnerà. E’ come se gli avessimo fornito tutte le informazioni utili per sbatterci fuori e non per salvaguardare la nostra situazione lavorativa e la qualità dei licei musicali. Tutto è illogico e senza senso, sembra quasi un atto volontario. Il governo ha deciso che docenti titolati e con esperienza non hanno diritto di continuare a insegnare la disciplina che insegnano da dieci anni e li sostituisce con personale abilitato ad altro, con titoli di studio non specifici e privo di esperienza. Io e i miei colleghi non siamo solo delusi, non ci capacitiamo di come si possa arrivare a tanto e sicuramente in qualche modo ci faremo sentire. È vergognoso”

Cosa vi attende ora sul piano lavorativo?

Dopo molti anni di servizio saremo inseriti nell’ultima fascia anche nelle graduatorie per le supplenze, probabilmente non riusciremo a insegnare nemmeno musica nella scuola media e quindi molti docenti rimarranno senza posto di lavoro. Gli utilizzati invece, sfruttati per anni al liceo, torneranno a insegnare alle medie. Peggio di così…”.

Cosa cambia per gli studenti?

Questo governo si pregia di considerare gli studenti al primo posto e invece è capace di quanto appena descritto. Molti studenti dei licei musicali si ritroveranno in aula un nuovo docente di Tecnologie Musicali individuato secondo criteri di reclutamento assurdi e insensati tra cui l’interruzione della continuità didattica.

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