Arcuri: “Personale scolastico positivo al test sierologico in malattia fino a tampone”

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I docenti o il personale non docente che dovesse risultare positivo al test sierologico previsto prima dell’inizio dell’anno scolastico sarà posto in malattia fino all’esito del tampone, in modo che non vi siano perdite dal punto di vista economico.

Lo ha annunciato il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri che ieri ha firmato un’ordinanza di considerare, “come non era prima, il periodo intercorrente tra il test positivo e il tampone assimilato a quello della malattia”.

Arcuri ha sottolineato che se il test dovesse dare esito positivo, professori e personale della scuola saranno sottoposti ai tamponi nel più breve tempo possibile e solo se il test molecolare dovesse dare esito positivo il personale docente o non docente non potrà entrare a scuola fino a quando il virus sarà scomparso.

La decisione di assimilare il periodo tra il test e il tampone alla malattia, ha aggiunto il Commissario, è stata presa “per garantire che queste persone non abbiano alcun nocumento di natura economica alla campagna e per garantire anche la massima partecipazione ai test”.

E ancora: “Le mascherine chirurgiche non vengono più acquistate, non vengono pagate ma prodotte attraverso 51 + 8 macchine  che abbiamo acquistato. Quindi non c’è alcun costo di acquisto delle  mascherine per la riapertura delle scuole”.

I test sierologici non saranno obbligatori, ma su adesione volontaria. Saranno inoltre gratuiti e potranno essere effettuati presso le strutture di medicina di base (e non quindi nelle scuole).

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Ordinanza in Gazzetta Ufficiale

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