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Integrazione e dimensione dell’inclusione scolastica, alcune strategie

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Torniamo sul tema dell’educazione all’integrazione e della comunicazione anti-pregiudizio, collegati entrambi all’inclusione, soffermandoci sulla necessità di una connessione all’educazione “anti-pregiudizio”.

Dicevamo che attingere alla saggezza della famiglia e della comunità degli studenti supporta due dei quattro domini anti-pregiudizio: identità e diversità. In questo secondo step vedremo di soffermarci sulle strategie da adottare, ad inizio anno e durante l’anno, per adempiere ad una scommessa pedagogica inclusiva che ha bisogno di fatti e non più di parole.

Le strategie

Nomenclatura e materiali
La comunicazione è certamente positiva e può essere semplice come usare un linguaggio inclusivo quando si scrive e si parla alle famiglie e non più, come si fa spesso, ai singoli genitori. Ad esempio, invece di inviare a casa una nota che si apre, “Cari genitori”, utilizzate un messaggio di saluto come “Cara famiglia”. Tutte le comunicazioni dovrebbero considerare le risorse domestiche, le tradizioni familiari, le pratiche culturali, le affiliazioni politiche o le altre circostanze di vita di cui bisognerebbe avere conoscenza. Ad esempio, invece di chiedere “nome della madre” e “nome del padre” su un modulo, avere uno spazio per “nomi di genitori / dei tutori”.

Riconoscimento delle relazioni chiave
Gli insegnanti dovrebbero cercare di comprendere e conoscere le figure centrali della vita di ogni studente, compresi quelli che potrebbero non essere genitori o tutori legali (nonni, fratelli e sorelle), e coinvolgerli a seconda dei casi. Ciò può includere, in caso di minori stranieri accolti in strutture di accoglienza, i responsabili degli stessi centri, i genitori (indipendentemente dal genere) o i familiari allargati.

Uso delle lingue domestiche
Poiché la lingua gioca un ruolo cruciale nella vita delle famiglie, gli insegnanti dovrebbero comunicare il più possibile con i genitori nella loro lingua madre. Possibile? Una pazzia dirà qualcuno. Ove possibile, il materiale familiare dovrebbe essere fornito nelle lingue utilizzate a casa degli studenti. Quando è necessaria la traduzione, dovrebbe essere impiegato un traduttore fornito dalla scuola (si può scaricare, comunque, o gratuitamente o, se si tratta di un traduttore professionale, a ragionevole costo), poiché chiedere agli studenti di tradurre può metterli in una posizione scomoda.

Questionari o conversazioni di inizio anno
Gli insegnanti possono raccogliere preziose informazioni sugli studenti collegandosi con genitori e tutori già all’inizio dell’anno scolastico. Errore ormai consolidato, in Italia, non prevedere alcuna riunione con i genitori ad inizio di anno scolastico. Chiedere ai membri della famiglia i punti di forza, le sfide e le vite degli studenti al di fuori della scuola, nonché le proprie speranze e le proprie paure, fornisce un background importante, crea un tono collaborativo e consente all’insegnamento in classe di riflettere le identità degli studenti e di adottare strategie comunicative e metodologiche-didattiche adeguate.

Inclusione
Incorporare la conoscenza della famiglia e della comunità a cui l’alunno appartiene migliora certamente l’apprendimento degli studenti. Gli studenti possiedono un’enorme saggezza esperienziale su questioni relative a identità, cultura, storia e comunità di riferimento (identità, per intenderci). Genitori, nonni, zie, zii, amici, cugini, vicini di casa hanno spesso storie da condividere sulle loro vite e prospettive.

La saggezza esperienziale della famiglia di appartenenza e della comunità può dare un volto personale al processo educativo e formativo e aiutare i docenti a demistificare argomenti non familiari, come la disabilità, l’accoglienza di extracomunitari, l’omosessualità e, di recente, anche, l’identità LGBT. Ascoltare da persone reali che hanno vissuto epoche di cambiamento o hanno partecipato a movimenti di giustizia sociale può fornire ispirazione e informazioni.

Fare spazio per condividere
Gli studenti portano anche la conoscenza delle loro famiglie e comunità dentro di sé. Fare spazio per condividere queste conoscenze supporta lo sviluppo delle identità degli studenti.
Gli incarichi familiari devono essere immaginati e spiegati in modo culturalmente sensibile. Un’attività apparentemente innocua, come la creazione di un albero genealogico, può emarginare gli studenti le cui relazioni biologiche sono distanti o sconosciute. Tali incarichi possono essere modificati per riconoscere le relazioni chiave nella vita degli studenti. Altri modi per incorporare la saggezza della famiglia e della comunità nel curriculum includono sondaggi della comunità, conversazioni degli studenti con membri della famiglia, interviste, oratori ospiti, progetti video, progetti artistici, memorie o altre scritture basate sulla famiglia, storie orali, apprendimento dalle esperienze professionali dei membri della famiglia e l’integrazione delle prospettive familiari o culturali nell’analisi dei testi.

Connessione all’educazione anti-pregiudizio
Dicevamo che ascoltando le storie delle proprie famiglie e della comunità in cui vivono, gli studenti possono approfondire il proprio senso di sé e stabilire connessioni personali con la storia, per esempio. Sentire parlare delle famiglie e delle comunità dei compagni di classe può anche favorire nuove prospettive sulle proprie esperienze (quelle già fatte e quelle da fare) ed ampliare la visuale percettiva dell’altro, la comprensione di altri gruppi, di altre culture e di comunità diverse dalla propria.

Interviste familiari
Gli studenti possono intervistare i familiari su una varietà di questioni come eventi storici, esperienze familiari di giustizia o ingiustizia, evoluzione delle norme culturali, dei movimenti sociali e dell’identità culturale. Il format del colloquio (realizzato dal docente, nel promo ciclo, poi dagli stessi allievi), le domande e le pratiche di segnalazione dovrebbero essere personalizzate in base al livello scolastico e agli obiettivi formativi.

Relatori ospiti
I membri della famiglia e della comunità possono visitare la classe per parlare di una serie di argomenti. Le loro connessioni a questi problemi possono essere personali, professionali o di entrambe le tipologie.

Ricerca comunitaria
Lo svolgimento di ricerche sulle comunità di tutti gli alunni permette di approfondire la comprensione degli studenti sulle questioni inerenti la giustizia sociale. Questa ricerca potrebbe includere sondaggi di opinione o valutazioni di bisogni, interviste con la comunità, visite a siti locali o ricerche su Internet sulla storia della comunità.

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