Turi (Uil Scuola): “Sui banchi singoli c’è tanta propaganda, il nodo politico principale è l’investimento sul personale”

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“Premesso che alla politica dei banchi bisognerebbe contrapporre la politica delle persone, tutta la questione sta assumendo sempre di più la dimensione mediatica e di  propaganda che consegna come soluzione salvifica, quella dei banchi  monoposto o di nuova concezione”. Così all’Adnkronos Pino Turi,segretario generale Uil Scuola che aggiunge: “Si nasconde sulla polemica banchi il nodo politico principale: non investire strutturalmente sul sistema di istruzione, con la speranza che ‘passi la nottata'”.

“A ben vedere, i banchi più piccoli servono per mantenere all’interno della classe il numero di alunni più consistente che, invece, andrebbe ridotto. Per quanto riguarda invece le priorità nell’assegnare le risorse ( banchi e personale) invece di partire dai bisogni, si agisce con una sorta di distribuzione a pioggia, per non scontentare nessuno, così almeno, è stato deciso per la distribuzione dei 977 milioni che  servono per reclutare il personale”.

“E’ evidente – conclude il segretario – che bisognerebbe partire dai bisogni veri e non presunti, ciò vale per il reclutamento ed anche per i banchi. Le scuole e i territori non sono tutti uguali. Evidentemente una mappa precisa dei bisogni manca e sarà utilizzato il solito  metodo, quello dell’influenza politica, saremmo contenti di essere smentiti, ma se c’è un piano lo vorremmo conoscere”.

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