Ritorno in classe, Toccafondi (Italia Viva): “Fino a quando non ci sarà vaccino non saremo mai tranquilli. Operato di Azzolina sotto osservazione” [INTERVISTA]

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“La situazione non è mai stata semplice, lo sappiamo benissimo. Dobbiamo dire la verità, fino a quando non ci sarà un vaccino non saremo mai tranquilli”. Così a Orizzonte Scuola il deputato di Italia Viva, Gabriele Toccafondi. 

“L’alternativa è quella dei 100 giorni senza scuola, una situazione gravissima. L’alternativa è impraticabile. Si tratta dell’unica strada percorribile, quella del ritorno in classe. L’abbiamo detto dal 28 marzo, in piena emergenza. Eravamo degli incoscienti per molti, ma il tema della riapertura delle scuole è fondamentale per il percorso educativo. Serve l’educazione e non solo una questione nozionistica, ma anche di rapporti umani. Questo è fondamentale, non se ne può fare a meno”, aggiunge Toccafondi.

“Ringrazierò sempre i docenti e gli studenti per quello che hanno fatto negli ultimi mesi dell’anno precedente, per l’abnegazione che hanno avuto, ma adesso bisogna tornare in classe. Questo lo diciamo da cinque mesi, non certo da due settimane”.

Poi Toccafondi accusa: “Invece di mettere al centro il tema della riapertura, il Paese si è appassionato al tema dei banchi a rotelle, del concorso straordinario con le crocette, perdendo di vista il vero obiettivo. Abbiamo pure visto sindacati mandare diffide sindacali contro la didattica a distanza o addirittura indire uno sciopero all’ultimo giorno di scuola”.

Sui test sierologici, invece, ribadisce la linea del partito: “Eravamo e siamo per l’obbligatorietà, la maggioranza dei docenti sa benissimo che fare un controllo tutelare loro e i loro alunni. Non so per quale motivo ci siano alcuni insegnanti che si rifiutano di fare una semplice analisi del sangue. La questione dei test sierologici e dei tamponi dovrà essere d’attualità anche nelle prossime settimane. Avere subito la possibilità di effettuare test e tamponi darà alla scuola maggiore serenità per la ripartenza”.

Infine sull’operato della ministra Azzolina, Toccafondi afferma: “Da cinque mesi ribadiamo la stessa identica cosa, non facciamo polemica per partito preso. Abbiamo visto tante volte polemiche surreali, mentre le priorità sono altre. 4-5 ragazzi in media per classe, a giro, farà la didattica a distanza. La politica, purtroppo, non ha voluto agire sul tema del distanziamento sociale e del metro di distanza. I politici hanno seguito troppo alla lettera i dettami del Comitato Tecnico Scientifico. Noi non chiediamo la testa della ministra o di fare un rimpasto. Tutti saremo sotto osservazione. Noi ci aspettiamo l’apertura delle scuole senza se e senza ma. E non solo, spero che si riparta anche con il tema delle riforme. Proseguire sul tema dell’autonomia scolastica e non solo anche quello della parità scolastica sarà importante. Anche la questione dei concorsi sarà da approfondire per cambiare davvero la prospettiva della scuola”.

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