Sala: a Milano non si trovano insegnanti. Per fare l’educatrice devi essere laureata e prendi 1.300 euro, per fare il deputato no

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“Un fiasco assoluto”: così il sindaco Beppe Sala ha definito la call veloce. “Numeri risibili rispetto ai bisogni”, ha aggiunto. “Ma anche il Comune ha dovuto sudare sette camicie per trovare le 200 educatrici da inserire nelle scuole dell’infanzia”. Sono le parole del sindaco al convegno “Quale sanità a Milano. Le sfide post-Covid”.

E poi Sala torna sulle dichiarazioni fatte a luglio sulle differenze stipendiali tra chi lavora a Milano e a Reggio Calabria. “Io — ha precisato — avevo fatto un’affermazione che aveva suscitato molte polemiche, relativa al fatto che il personale pubblico dovesse avere lo stesso stipendio in tutta Italia. Io non ho mai parlato di gabbie salariali. Oggi se vuoi fare l’educatrice devi essere laureata e prendi 1.300 euro netti al mese. E qui arriviamo al punto: non c’è bisogno di essere laureato per fare il sindaco di Milano o il deputato, ma devi esserlo per fare l’educatore“.

E allora l’invito: “Ma avremo prima o poi la volontà di andare a riflettere su questioni così delicate senza metterci in contrapposizione ideologica o senza voler strumentalizzare? E questo vale anche per la sanità“.

Quanto alla riapertura delle scuole il 14 settembre, Sala ha affermato: “Come Comune abbiamo acquistato un grande numero di termoscanner e di Dpi, abbiamo istituito delle vie car free o allargato lo spazio sui marciapiedi per facilitare l’ingresso a scuola, abbiamo investito sei milioni per migliorare la pulizia all’interno delle aule e dei plessi, e abbiamo usato i poteri commissariali attribuiti al sindaco per velocizzare i lavori degli spazi scolastici. Faremo tutto il possibile e chiediamo la collaborazione di tutti per le vaccinazioni sia quelle obbligatorie sia quelle facoltative“.

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