Smart working e congedi per genitori se studente si contagia a scuola. Stanziati 50 milioni per un massimo di 50mila casi

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La ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, durante il Question Time, ha riferito in merito alle misure sullo smart working.

Se un ragazzo con meno di 14 anni dovrà fare la quarantena, in caso di Covid a scuola, il genitore potrà chiedere lo smart working o il congedo straordinario, che potrà essere chiesto alternativamente da uno dei due genitori.

“Per quanto riguarda la copertura della spesa, il beneficio dell’indennità è riconosciuto nell’ambito di un limite di spesa pari a 50 milioni di euro per l’anno 2020, che risulterebbe tale da garantire, secondo una stima previsionale, la copertura per circa 50.000 casi con riferimento a lavoratori dipendenti del settore privato, tenuto conto di un periodo di quarantena di circa 15 giorni”, ha detto la ministra.

E ancora: “Voglio assicurare la massima attenzione mia e di tutto il Governo per le problematiche dei genitori lavoratori e degli studenti e mi impegno sin d’ora, poiché la situazione epidemiologica è in continua evoluzione, ad aver cura, attraverso i  miei uffici, di monitorare nuove esigenze delle famiglie che potrebbero insorgere ed intervenire, qualora fosse necessario, con  opportuni aggiustamenti”.

Il provvedimento è contenuto nel DL 111 del 9 settembre 2020, recante “Disposizioni urgenti per far fronte a indifferibili esigenze finanziarie e di sostegno per l’avvio dell’anno scolastico, connesse all’emergenza edidemiologica da COVID-19”.

Il decreto legge firmato dal presidente Sergio Mattarella e pubblicato oggi 9 settembre sulla Gazzetta Ufficiale, prevede che “Un genitore lavoratore dipendente può svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile per tutto o parte del periodo corrispondente alla durata della quarantena del figlio convivente, minore di anni quattordici, disposta dal Dipartimento di prevenzione della ASL territorialmente competente a seguito di contatto verificatosi all’interno del plesso scolastico”.

Per i periodi di congedo indicati dal decreto è “riconosciuta, in luogo della retribuzione e ai sensi del comma 6, un’indennità pari al 50 per cento della retribuzione stessa, calcolata secondo quanto previsto dall’articolo 23 del testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternia’’, di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, a eccezione del comma 2 del medesimo articolo. I suddetti periodi sono coperti da contribuzione figurativa”.

Le facilitazioni per le famiglie valgono per un solo genitore per volta e sono valide fino al 31 dicembre 2020.

Per questi benefici sono stati previsti fondi per 1,5 milioni di euro, stanziati anche per la sostituzione del personale scolastico che usufruisce dei benefici del decreto.

La possibilità di accedere allo smartworking o al congedo sono strettamente connesse al fatto che il proprio figlio abbia contratto la malattia a scuola.

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