Coronavirus, il virologo Crisanti: verificare contagi con scuole e attività a pieno regime

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Da domani la maggior parte delle scuole riaprirà i battenti anche per gli studenti e cresce l’attesa per capire che cosa accadrà dal punto di vista dei contagi da Coronavirus che già da settimane hanno ripreso numericamente a salire. Il livello di incognita è confermato anche dal virologo Andrea Crisanti. 

In occasione dell’iniziativa a Viareggio “Gli incontri del Principe” sulla riapertura delle aule ha detto: “Ci vuole senso di responsabilità da parte di tutti e certamente la comunità scientifica sarà molto scrupolosa nell’analizzare che cosa accadrà ed eventualmente apportare degli aggiustamenti a quanto è stato deciso”.

Secondo Crisanti la tenuta del sistema sanitario “sarà messo a dura prova fra 15-20 giorni quando saranno riprese sia le scuole che le attività economiche”. Il periodo cruciale sarà ottobre-novembre in cui “capiremo molte cose. L’escalation c’è – ha affermato Crisanti – ma è più lenta che nel resto d’Europa anche se è necessario non abbassare la guardia”. Il rischio secondo il virologo è quello di vanificare quanto fatto finora.

Per quanto riguarda i tamponi, ha poi aggiunto: “Oggi, in Italia si fanno 95mila tamponi al giorno contro i 350mila dell’Inghilterra. Da noi sarebbero necessari 300-350mila per contenere il Covid. I 1500 casi di contagio al giorno che registriamo non sono quelli di altri Paesi e neanche quelli dei primi di marzo. Ora però dobbiamo capire che cosa succederà quando le scuole e le attività saranno a pieno regime”.

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