Primo giorno di scuola: per molti precari una falsa partenza, in attesa delle nomine

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Per il Coordinamento precari-ie Bologna e Modena quella di oggi è una falsa partenza dell’anno scolastico, in attesa delle nomine dei supplenti. 

Nomine dei supplenti che sono iniziate oggi a Bologna, inizieranno domani a Modena e probabilmente andranno avanti ancora per  diversi giorni.

Ma l’oggetto di lamentela è che i precari e le precarie dovranno fare i conti con

  • punteggi sbagliati in GPS che gli uffici si rifiutano, per il momento, di correggere
  • piattaforme che dovrebbero assegnare le supplenze e che sono già bloccate prima di cominciare
  • covocazioni a porte chiuse
  • la prospettiva di poter essere assunti come “personale Covid” licenziabile in caso di sospensione delle attività didattiche.

“La settimana scorsa, con un presidio in via De’ Castagnoli – scrive il Coordinamento – abbiamo chiesto la correzione immediata dei punteggi errati in GPS e l’organizzazione di convocazioni in presenza, come già fatto per il personale ATA, o anche per i docenti in altre province. Le nostre richieste non sono state ascoltate. Si è deciso che l’imperativo è ripartire, anche con punteggi sbagliati, col rischio di nominare supplenti che non avranno realmente diritto al posto e innescare il solito balletto di cattedre. Si è deciso, piuttosto che garantire operazioni trasparenti in presenza, di affidare tutto ad una piattaforma telematica.

Questa mattina come Coordinamento siamo tornati in via De’ Castagnoli chiedendo di assistere alle operazioni per l’assegnazione delle supplenze, alle quali erano invitati soltanto i delegati dei sindacati firmatari del CCNL, ma siamo stati lasciati fuori, assieme ai sindacati di base Cobas e USB. Ci saremmo aspettati/e da parte dell’ufficio scolastico provinciale, anche in considerazione del caos della situazione, maggiore impegno per garantire la trasparenza delle operazioni.

Non era questo l’inizio che tutti speravamo dopo 5 mesi di scuola in assenza.

Questa falsa partenza dimostra quello che diciamo da tempo: per ripartire in sicurezza e garantire la qualità della didattica servirebbero risorse e personale, servirebbe stabilizzare subito i precari.”

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