Supplenze, scuole chiamano da MAD nonostante il divieto. Ci saranno sanzioni?

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#insegnanti #dad

Supplenze: ci si lamenta se gli insegnanti non sono in cattedra il primo giorno, si avviano gli aggiornamenti con un ritardo che non presuppone un lavoro approfondito sulle dichiarazioni, si sceglie di procedere comunque affidando il controllo sui punteggi alle segreterie scolastiche. E si limitano le domande di messa a disposizione.

Nella circolare del 5 settembre infatti il Ministero ha introdotto una limitazione che ha “spiazzato” i docenti:

“Le domande di messa a disposizione devono essere presentate esclusivamente dai docenti che non risultino iscritti in alcuna graduatoria provinciale e di istituto e possono essere presentate
per una provincia da dichiarare espressamente nell’istanza.”

Ma questo a quanto pare non destabilizza i Dirigenti Scolastici, che hanno l’onere di assicurare un insegnante agli studenti.

Continuano a scriverci i nostri lettori

Sono una docente scritta nelle GPS. Avevo inoltrato istanza MAD nel mese di agosto, prima della nota Ministeriale . Sono stata convocata da alcune scuole e volevo chiederLe quali sono le conseguenze di un eventuale contratto tramite MAD. Cordiali saluti

Cosa potrebbe accadere per una supplenza svolta nonostante il divieto?

La circolare sulle supplenze non individua una specifica sanzione per chi non rispetta quanto ivi indicato.

La circolare non individua neanche quali sono le conseguenze per una supplenza svolta in contravvenzione al divieto. Molto probabilmente questo sarà chiaro solo tra due anni, quando si dovranno nuovamente aggiornare le graduatorie.

In quella circostanza, se si dovesse rispettare la circolare, il punteggio valutabile dovrebbe essere quello svolto in un’unica provincia, o quella di GaE/GPS o quella della domanda di messa a disposizione. Non dovrebbe poter essere valutato servizio svolto in due province diverse.

Quindi il rischio è quello di veder vanificato l’eventuale punteggio di servizio.

Per qualche docente potrebbe essere un rischio da correre, se l’alternativa è quella di rimanere senza supplenza nei due anni di vigenza delle graduatorie. A livello economico e contributivo infatti la supplenza potrebbe essere ritenuta comunque valida (ma ad oggi non c’è la certezza).

Per questi motivi a nostro parere i sindacati dovrebbero richiedere al Ministero specifiche indicazioni su queste questioni che nella circolare non trovano una risposta.

Al momento quindi chi accetta supplenza da MAD è consapevole che il punteggio potrebbe non essere valido.

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