Concorso straordinario, Turi (Uil): “Così non ha senso, facciamolo per titoli e servizio con esame finale”

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“Il concorso straordinario è fuori tempo  e fuori luogo. L’unica possibilità a nostro parere, è un concorso per  titoli con esame finale”.

Così all’Adnkronos Pino Turi, segretario generale Uil Scuola, che sottolinea come “la Azzolina organizza il concorso mentre il Consiglio dei Ministri sta pensando di prorogare lo stato di emergenza fino al 31 dicembre”.

“Quali garanzie di sicurezza – evidenzia Turi – e poi non è stato  tenuto conto del fatto che qualcuno dei precari non possa partecipare  perché forse in quarantena, o per un raffreddore: non si può pensare  di escludere nessuno dei 66mila anche uno solo ha diritto a  partecipare al concorso e la ministra questo problema se lo deve  porre. Anche perché ha sempre detto che non avrebbe mai lasciato solo  nessuno. E’ una questione di coerenza e credibilità”.

“Non si possono frustrare le aspettative delle persone – evidenzia  ancora Turi – i precari non sono numeri, ma persone. Vi è un interesse collettivo più alto e di questo la Azzolina deve rendersene conto.  Dobbiamo affrontare il problema con approccio laico e concreto, non in maniera ideologica e dobbiamo garantire alla scuola il meglio  possibile e possiamo farlo con un’altra scelta: un concorso per titoli che ammette ad un anno di formazione con esame finale con il quale il  candidato deve dimostrare di saper insegnare, di essere capace di trasmettere conoscenze e mettere in evidenza l’azione educativa che  solo l’esperienza è in grado di garantire ai ragazzi e fare stare tranquille le famiglie”

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