Conte conferma: “Proporremo proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021”

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Il premier Giuseppe Conte, a margine della visita ad una scuola, in provincia di Caserta, conferma che il governo proporrà la proroga dello stato di emergenza.

Conte ha detto che la proroga che il governo proporrà al Parlamento sarà valida fino al 31 gennaio. Attualmente lo stato di emergenza è fissato fino al 15 ottobre: “Ieri in Consiglio dei ministri abbiamo fatto un aggiornamento, c’è stata una  discussione e abbiamo convenuto che allo stato della situazione, che comunque continua ad essere critica per quanto la curva del contagio sia sotto controllo, è richiesta la massima attenzione da parte dello Stato, delle sue articolazioni e anche dei cittadini. Quindi abbiamo convenuto che andremo in Parlamento a proporre la proroga dello stato di emergenza, ragionevolmente fino alla fine di gennaio 2021”.

Poi aggiunge: “Il ritorno alla didattica in presenza è una vittoria per il Paese”.

Il governo valuta la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021

Stato di emergenza, cosa significa

Sottolineando, anche una volta, che lo stato di emergenza non significa lockdown, lo scopo della proroga dello stato di emergenza è consentire al governo di varare misure urgenti come i Dpcm senza passare per il Parlamento e per la Protezione Civile di acquistare mascherine o ciò che altro occorre bypassando procedure di gara o concorsi.

Lo stato di emergenza può essere dichiarato al verificarsi o nell’imminenza di calamità naturali o eventi connessi all’attività dell’uomo in Italia. Può essere dichiarato anche in caso di gravi eventi all’estero nei quali la protezione civile italiana partecipa direttamente.

Il Codice della Protezione Civile (Decreto legislativo n. 1 del 2 gennaio 2018), ridefinisce la durata dello stato di emergenza di rilievo nazionale, portandola a un massimo di 12 mesi, prorogabile di ulteriori 12 mesi.

Il Consiglio dei ministri può deliberare lo stato di emergenza nazionale, senza necessità di passare per il Parlamento, per gli eventi calamitosi di tipo C. In Italia, infatti, tali eventi sono classificati in 3 tipi in base a estensione, intensità e capacità di risposta del sistema di protezione civile: il tipo A prevede una direzione degli interventi a livello comunale, il tipo B a livello provinciale e regionale, il tipo C a livello nazionale. 

Lo stato di emergenza può essere dichiarato dal Consiglio dei ministri anche come misura preventiva, ovvero “al verificarsi o nell’imminenza di calamità naturali o eventi connessi all’attività dell’uomo in Italia”. Può inoltre essere dichiarato in caso di “gravi eventi all’estero nei quali la Protezione civile italiana partecipa direttamente”.

Allo scadere dello stato di emergenza viene emanata un’ordinanza “di chiusura”, che disciplina e regola il subentro dell’amministrazione competente in via ordinaria e quindi il ritorno alla normalità.

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