Ascani: “Docenti punto di riferimento per il presente e per il futuro”. E per l’accesso al ruolo dei precari punta di nuovo al FIT

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“Sono da sempre convinta che i docenti siano un punto di riferimento per il presente e il futuro del nostro Paese, perché giocano un ruolo cruciale nella formazione dei ragazzi e nella costruzione di una cittadinanza consapevole e responsabile”.

“Per  molti la pandemia è stata l’occasione per aprire gli occhi rispetto alla centralità degli insegnanti nel nostro vivere quotidiano. Ora bisogna trasformare questa consapevolezza in impegno per cambiare quel che non va”. 

Così su Facebook la vice ministra all’Istruzione, Anna Ascani, in occasione della Giornata dell’Insegnante.

“L’ho detto qualche settimana fa e lo ribadisco oggi, dopo la riapertura delle scuole: non è più rinviabile una riflessione sullo sviluppo professionale del docente, in grado di valorizzare le competenze che la complessità della realtà scolastica ormai richiede  da tempo e che sarebbe giusto e necessario riconoscere. Naturalmente  per fare questo c’è bisogno anzitutto di normalizzare l’accesso al  ruolo, – continua Ascani – affrontando seriamente la questione del  precariato e quindi recuperando quanto di buono si era fatto nel 2017  col Fit, spazzato via dalla miopia dell’ex Ministro Bussetti. Anche di questo discuteremo durante gli Stati Generali della scuola, voluti fortemente dal Partito Democratico”.

“In occasione della Giornata Mondiale degli insegnanti, giunta oggi  alla 26esima edizione, il mio grazie, doveroso e sentito, va ai  docenti italiani per avere permesso alla scuola di restare in piedi anche nei momenti più difficili. Adesso è il momento di costruire insieme a loro fondamenta più solide per il domani”, conclude Ascani.

Come funzionava il FIT

Il FIT è stato il sistema di reclutamento targato PD, voluto nel Decreto L.vo 59/2017 e poi abrogato nella Legge di Bilancio 2018.

un sistema che riguardava l’accesso al ruolo nella scuola secondaria. Il sistema prevedeva il superamento  del concorso. I vincitori accedevano al nuovo percorso di formazione iniziale, tirocinio e inserimento nella funzione di docente, denominato FIT.

L’iter completo

  1. un concorso pubblico nazionale, indetto su base regionale o interregionale;
  2. un successivo percorso triennale di formazione iniziale, tirocinio e inserimento nella funzione di docente, differenziato fra posti comuni e posti di sostegno, destinato ai soggetti vincitori del concorso;
  3. una procedura di accesso ai ruoli a tempo indeterminato, previo superamento delle valutazioni intermedie e finali del citato percorso formativo.

Superato il concorso, dunque, i docenti stipuleranno un contratto triennale retribuito di formazione iniziale, tirocinio e inserimento nella funzione di docente (percorso FIT).

Naturalmente non sappiamo di questo progetto (attuato solo dopo l’espletamento del concorso straordinario 2018 DDG n.85 del 1° febbraio 2018) verrebbe recuperato e quanto invece sottoposto a una nuova riforma.

Certo è che in questi giorni si torna nuovamente a parlare di formazione iniziale degli insegnanti, per la quale non si riesce a trovare una formula che duri nel tempo e assicuri stabili assunzioni.

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