Supplenze: secondo giro di convocazioni, nomine da graduatorie di istituto, anche MAD

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Dopo il flop delle immissioni in ruolo da GM2016, GM2018 e GAE effettuate con procedura telematica che hanno visto un totale di 18.154 assunzioni su 84.808 totali previste e annunciate dal Ministero dell’Istruzione e autorizzate dal MEF  si aggiunge, ora, il problema supplenze da GPS (= Graduatorie Provinciali per le Supplenze).

La scelta di rendere immediatamente definitive le GPS senza passare per la fase transitoria delle GPS provvisorie che consentivano la correzione delle anomalie mediante la procedura dei “reclami” da parte dei diretti interessati ha generato dei problemi di gestione per tutti gli operatori coinvolti. Infatti, come noto, una volta che le graduatorie – comunque denominate – sono definitive l’unico metodo di correzione è quello giurisdizionale al TAR e, successivamente al Consiglio di Stato, con tutte le conseguenze da ciò derivanti.

Una di queste è, certamente, quella del problema di assegnazione delle supplenze che sono state obbligatoriamente ritardate sui tempi previsti, anche per la mancanza di risposte alle domande degli aspiranti da parte degli UST  (a mero titolo esemplificativo).

Il caso estremo è quello denunciato dal Governatore dell’Emilia-Romagna dove per 15.000 posti a supplenza e 108.000 aspiranti si sono avute 90.000 “rinunce”

In alcune regioni, poi, è stato deliberato il rinvio dell’inizio ufficiale dell’anno scolastico che ha avuto come conseguenza il ritardo nelle nomine da parte degli UST territoriali almeno per una parte degli istituti.

Tutto ciò ha generato problemi di organizzazione delle scuole da parte dei Dirigenti che si sono visti costretti, loro malgrado, ad organizzare orari di lezione  ridotti a tre o quattro ore massimo al giorno per una forte carenza nel corpo docente (anche del 30% – 40%) fin dall’inizio delle lezioni.

Molti UST stanno procedendo in questi giorni a un secondo giro di convocazioni per aspiranti in GPS di seconda fascia in presenza, almeno in alcuni casi, in quanto gli aspiranti in GPS di prima fascia e molti di quelli in seconda convocati nel primo “turno” non hanno accettato la proposta di assunzione per i motivi più disparati, non ultimo il problema del virus e la lontananza da casa che impone sacrifici supplementari che non tutti possono permettersi.

Mancano, tanto docenti di sostegno quanto docenti di materia, e a questo punto dell’anno la loro assenza comincia a pesare sia dal lato organizzativo che da quello dell’apprendimento degli studenti.

In alcune discipline, poi, gli aspiranti in GPS di seconda fascia non sono moltissimi e, quindi, se la maggioranza dovesse rinunciare alla supplenza le scuole si troveranno a dover convocare con le procedure “tradizionali” gli aspiranti dalle Graduatorie di Istituto o da MAD.

Ciò, però, potrà essere fatto solo verso il 20 ottobre circa, dopo un mese abbondante dall’inizio dell’anno scolastico, e, con i tempi previsti per legge per l’assegnazione di tali supplenze, probabilmente, si le scuole avranno tutti i docenti necessari verso la fine del mese di ottobre oppure la prima metà di novembre.

La situazione creatasi non era certamente quella desiderata e desiderabile, ma tant’è. Cicerone diceva: “Historia magistra vitae” (= La storia è maestra di vita), speriamo che questa turbolenta esperienza serva per migliorare in vista dell’inizio dell’anno scolastico 2021-2022.

Come diceva il filosofo Karl Popper “Tutta la vita è risolvere problemi” e “All’uomo irrazionale interessa soltanto avere ragione. All’uomo razionale interessa imparare”.

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