Azzolina: “Ritorno alla didattica a distanza? Non se ne parla proprio”, ma Conte riflette sull’eventualità

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Muro della ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, sul ritorno alla didattica a distanza per le scuole superiori.

Durante l’incontro con le regioni, tenutosi ieri pomeriggio, Azzolina è stata chiara riguardo l’eventualità di un ritorno alla DaD proposto da alcuni presidenti di Regione: “Non se ne parla” è il virgolettato attribuito alla ministra e rilanciato dal quotidiano La Repubblica.

I motivi della fermezza di Azzolina sono da ascrivere ai focolai contenuti, ai protocolli che funzionano e al fatto che genitori e studenti vogliono frequentare in presenza come promesso dal governo nelle scorse settimane. Il premier Giuseppe Conte, però, riflette su questa soluzione e, per il momento, decide di non inserirla nel DPCM che sostituirà quello in scadenza il 15 ottobre.

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La situazione, però, rimane tesa anche perché i governatori locali premono per una soluzione sui trasporti locali sotto pressione a causa del ritorno a scuola. Una riduzione della capienza al 50% sarebbe possibile solo tramite la didattica a distanza.

Un braccio di ferro che pare destinato a continuare nei prossimi giorni con una riunione organizzata dalla ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, per mercoledì 14 ottobre.

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Forte raccomandazione all’uso di mascherine anche in casa, in presenza di non conviventi; chiusura dei
locali a mezzanotte; feste nelle abitazioni private sconsigliate se i  partecipanti superano le 6 unità. Sono alcune delle misure contenute  nel nuovo provvedimento che ha visto la luce in nottata dopo il  confronto con i rappresentanti di regioni ed enti locali.

Sospese le gite scolastiche e disposto lo stop agli sport di contatto  a livello amatoriale. Confermata anche la stretta alla movida: la  chiusura dei locali è fissata per le 24 con il divieto di sosta e  consumazione all’esterno dei locali dopo le 21, fatto salvo il  servizio al tavolo. Sono vietate le feste in tutti i luoghi al chiuso  e all’aperto, fatte salve quelle conseguenti alle cerimonie civili o  religiose, che possono svolgersi con la presenza massima di 30  persone.

La partecipazione agli eventi sportivi è fissata nel 15% della  capienza di stadi e palazzetti, con il limite massimo di 1000  spettatori per gli eventi all’aperto e 200 per quelli al chiuso.  Stesso tetto massimo, 1000 all’aperto e 200 al chiuso, per gli  spettacoli teatrali, cinema e concerti. Previsto un alleggerimento
della quarantena, che passa da 14 a 10 giorni, e il via libera al tampone unico.

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