UIL Scuola Campania: si annullino le date del concorso straordinario

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comunicato Uil Scuola Napoli e Campania – La UIL Scuola Napoli e Campania apprezza e condivide i contenuti della lettera indirizzata alla ministra e sottoscritta da tantissimi dirigenti scolastici della Campania.
I Dirigenti, così come tutta la comunità scolastica, nonostante tutte le criticità’ più’ volte evidenziate all’amministrazione, “vivono” quotidianamente la scuola e in questi mesi hanno cercato con professionalità e impegno che aprissero in sicurezza, al fine di garantire il diritto allo studio agli alunni.
La Uil Scuola Napoli e Campania, nella stessa serata in cui il governatore De Luca emanava la delibera di sospensione dell’attività didattica, pubblicava un comunicato in cui evidenziava ciò che è stato rappresentato dai Dirigenti Scolastici campani nella lettera rivolta alla Ministra Azzolina.
Di seguito la nota della Uil Scuola Napoli e Campania con la speranza che la ministra dia risposte serie e concrete non solo ai Dirigenti Scolastici ma all’intera comunità educante.

“La scuola campana chiude per Covid La Campania è la prima regione ad alzare bandiera bianca: da domani e fino alla fine del mese di ottobre tutte le scuole resteranno chiuse.

Questo quanto deciso dal governatore De Luca. Qualcuno lo dovrà pur dire all’Azzolina che si ostina ancora a ripetere che “tutto va bene”. Non era molto difficile da immaginare che sarebbe andata a finire in questo modo. Solo l’Azzolina non si é accorta che, nonostante il grande impegno della comunità scolastica per accogliere insicurezza gli alunni, la sua inadeguatezza, le misure non messe in campo nonostante il lungo tempo trascorso dall’inizio dell’emergenza epidemiologica, assieme alle gravi criticità che sono emerse drammaticamente nella sanità, nei trasporti e in quello che accade “fuori” dalle aule, nella società, hanno determinato la chiusura delle scuole. Nonostante l’enorme sforzo dei Dirigenti, dei docenti e del personale ATA tutto, si é arrivati a prendere atto che sono troppe le cause che impediscono di continuare a lavorare in sicurezza tanto da aver indotto il governatore De Luca a disporre la chiusura delle scuole della Campania. La Ministra dovrebbe uscire dal fortino, dalla torre eburnea nella quale si è rinchiusa rifiutando di fare i conti con la scuola vera , col Paese reale. Siamo solo all’inizio. La speranza è che non ci siano altre situazioni di criticità perché la didattica a distanza, come è stato dimostrato dai fatti, è una iattura per tutti: ragazzi, docenti e famiglie.

Quello che accade in Campania rappresenta il fallimento della politica e il fallimento di un ministro che fino a stamattina ha continuato ad affermare che lei sta girando le scuole italiane e che tutto va bene. Evidentemente vive in un mondo virtuale, tutto suo. Scenda sulla terra. Domanda retorica: in questo quadro che si sta delineando, i precari come faranno a partecipare al concorso straordinario? Come potranno spostarsi dalla Campania e per le altre regioni dove sono previste le prove? E per quale motivo i candidati precari, dopo anni di insegnamento , se positivi o posti in quarantena fiduciaria, non potranno partecipare ad una prova del resto inutile che può rappresentare un’ultima occasione della vita. Che hanno da dimostrare?

Questo é l’ennesimo capriccio di una ministra che continua ad accanirsi con chi fa funzionare le scuole da anni. Che recuperi un po’ di buon senso e per prima cosa annulli le date del concorso. Stia tranquilla, comunque andrà lei ne uscirà bene perché nella narrazione che la contraddistingue ha sempre ragione, sono gli altri che sbagliano. In questo caso sotto la spada di Damocle finirà il governatore campano, i sindaci campani, i partiti dell’opposizione e, soprattutto, i sindacati che a forza dispiegare le ragioni dell’inopportunità della tempistica del concorso straordinario hanno portato iella. Il nostro mitico Antonio de Curtis, in arte Totò, l’avrebbe liquidata con la sua nota leggerezza con un bel “ma mi faccia il piacere !”

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