Pittoni (Lega): “Ecco perché le ordinanze non possono fermare i concorsi”

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“Premesso che in Italia la scuola è competenza dello Stato, i governatori possono inibire l’effettuazione di concorsi pubblici in presenza di provate esigenze di tutela della salute”.

“Occorre cioè dimostrare che anche la sola concentrazione nello stesso edificio (non basta lo stesso locale) di una quarantina di persone può costituire pericolo di contagio. Ciò ipotizzando che non entrino più di 10 candidati per aula e che ci siano mediamente 4 locali attrezzati per lo svolgimento della prova su PC”.

“Piccolo particolare: come si dimostra tale necessità prima dell’avvio del concorso se servono casi di contagio conclamato? Inoltre le ordinanze regionali possono vietare spostamenti da una provincia all’altra e anche all’interno di una provincia, ma sarà sempre possibile muoversi in caso di necessità: salute, approvvigionamento di generi di prima necessità, lavoro. E i concorsi sono selezione per il lavoro”.

Così su Facebook il senatore Mario Pittoni, responsabile Scuola della Lega e vice presidente della commissione Cultura a palazzo Madama.

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