Scatti di anzianità durante il precariato: in tribunale vince l’Anief

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Comunicato Anief – Arrivano tre nuove vittorie targate Anief dai Tribunali del Lavoro di Modena e Roma con altrettante sentenze ottenute dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Irene Lo Bue (Trib. Modena) e Salvatore Russo (Trib. Roma) che riconoscono il diritto alla corresponsione degli scatti di anzianità ai docenti da poco immessi in ruolo anche per il servizio svolto durante il periodo di precariato.

Marcello Pacifico (Anief): “Sanare immediatamente tutte le illegittimità contenute nel contratto e nella normativa interna che discriminano i precari prima e dopo l’immissione in ruolo”. Ancora possibile preaderire gratuitamente allo specifico ricorso per il riconoscimento degli scatti di anzianità per i precari e al ricorso per il riconoscimento degli scatti preruolo anche per il personale già assunto a tempo indeterminato.

Continua l’interminabile serie di condanne a carico del Ministero dell’Istruzione ottenute dall’Anief per l’evidente discriminazione posta in essere a discapito dei lavoratori precari cui non riconosce gli scatti di anzianità durante tutto il periodo di precariato in aperta violazione della Direttiva 1999/70/CE. Stavolta sono i Giudici del Lavoro di Modena e Roma, infatti, a condannare l’illecita discriminazione posta in essere a discapito del lavoro svolto durante il precariato cui non viene attribuita pari dignità rispetto al servizio “di ruolo” e riconoscono il diritto di 3 docenti da poco immessi in ruolo a percepire gli scatti di anzianità anche per il servizio svolto con contratti a termine. I giudici, infatti, condividono le tesi Anief supportate anche da quanto “affermato dalla Corte di cassazione nella Sentenza n. 22558 del 07/11/2016 secondo la quale “La clausola 4dell’Accordo quadro sul rapporto a tempo determinato recepito dalla direttiva 99/70/CE, di diretta applicazione, impone di riconoscere la anzianità di servizio maturata al personale del comparto scuola assunto con contratti a termine, ai fini della attribuzione della medesima progressione stipendiale prevista per i dipendenti a tempo indeterminato dai CCNL succedutisi nel tempo” e, dunque, disapplicano “le disposizioni dei richiamati CCNL che, prescindendo dalla anzianità maturata, commisurano in ogni caso la retribuzione degli assunti a tempo determinato al trattamento economico iniziale previsto per i dipendenti a tempo indeterminato”, condannando il Ministero dell’Istruzione “a corrispondere a favore del ricorrente le differenze retributive dovute sulla base del calcolo dell’anzianità di servizio che sarebbe maturata in costanza dei rapporti di lavoro a termine allo stesso modo di quella riconosciuta, in relazione ai medesimi periodi, al corrispondente personale di ruolo”. Oltre al riconoscimento delle differenze retributive, inoltre, il Ministero è stato condannato in tutti e tre i casi al pagamento delle spese di soccombenza per un totale che supera i 10mila euro.

“È ora di riconoscere pari diritti al personale precario direttamente nel contratto nazionale, questo non ci stancheremo mai di ribadirlo – ricorda Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – e ci batteremo ai tavoli della contrattazione non solo riconoscere la piena e integrale parità di trattamento stipendiale ai precari e a quanti hanno acquisito professionalità con contratti a tempo determinato, ma anche per quanto riguarda il diritto ai permessi retribuiti, alle ferie e, per il personale precario docente e ATA con contratti a supplenza breve e saltuaria, per quanto riguarda il diritto alla Retribuzione Professionale Docenti e al Compenso Individuale Accessorio”. Ancora una volta, dunque, l’Anief ha ottenuto con azioni legali mirate il rispetto delle normative comunitarie e contribuito a ristabilire la legalità e il rispetto del lavoro svolto dai precari della scuola, anche dopo l’immissione in ruolo.

Per ulteriori informazioni e aderire al ricorso promosso dall’Anief per ottenere gli scatti di anzianità per il personale ancora precario, clicca qui.

Per ulteriori informazioni e aderire al ricorso promosso dall’Anief per ottenere gli scatti di anzianità preruolo per il personale già assunto a tempo indeterminato, clicca qui.

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