Concorso straordinario, presente l’88,6% dei candidati. Nessuna prova suppletiva, vi spieghiamo perché

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Oggi al via il concorso straordinario con la prima tranche di prove. Si tratta, ricordiamolo, del concorso riservato ai docenti precari che lavorano da 3 anni nelle scuole. La domanda di partecipazione poteva essere presentata entro il 10 agosto, nel complesso sono 32mila i posti messi a bando, ma i partecipanti totali sono oltre 64mila e le prove sono previste fino al 16 novembre.

I numeri di oggi

Dovevano essere in 1645 a svolgere la prima prova prevista in calendario, si è presentato l’88,6%, circa 1.450 candidati. I candidati di oggi sono stati suddivisi in 171 aule distribuite su tutto il territorio nazionale, in ogni aula al massimo 10 aspiranti. A tutti è stata misurata la temperatura all’ingresso, hanno indossato sempre la mascherina ed imposto loro la distanza di sicurezza. La prova è stata computer based con una durata di 150 minuti.

Non sono mancate le polemiche anche oggi su questo sofferto concorso, sia per la questione sicurezza e rischio contagio, che per la mancata predisposizione di una suppletiva per quanti non hanno potuto o non potranno sostenere l’esame per motivi di salute, anche se legati al COVID.

Prova suppletiva

Sulla questione prova suppletiva in questi giorni sono state diffuse delle fakenews attraverso notizie di siti web che facevano credere la predisposizione di prove per il recupero della prova. In realtà, non è prevista prova di recupero per gli assenti, come già ribadito più volte dallo stesso Ministero. La motivazione alla base è una indicazione precisa da parte del Ministero della Funzione pubblica che ha ritenuto non praticabile la soluzione.

Già in occasione dei test d’ingresso per medicina non è stato possibile, così come per tutti gli altri concorsi in fase di svolgimento. Alla base l’idea che se si prevede una volta, si dovrebbe prorogare sine die il meccanismo durante lo svolgimento dello stesso concorso. Un circolo vizioso che rischierebbe di prolungare i tempi concorsuali a tempo indeterminato. Inoltre, fonti del Ministero ci hanno riferito che alla base della decisione ci sarebbe anche un principio di equità. Infatti, chi usufruirebbe della suppletiva avrebbe più tempo per studiare, con evidente disparità di trattamento. Insomma, niente suppletiva e occhio alle fakenews.

Questione sicurezza

Nel frattempo la polemica sulla sicurezza dei partecipanti non si è placata. L’ANSA ha oggi raccolto la testimonianza di una partecipante che da da Pescara si è dovuta trasferire a Roma. “Non è tanto quello che succede nella scuola a preoccuparmi – ha detto – quanto lo spostamento. Secondo me più di 1600 insegnanti che prendono mezzi, autobus, treni sono un rischio”.

Il fronte politico non si è dato tregua anche dopo l’avvio delle procedure concorsuali. La De Petris, LEU, ha polemizzato sui rischi di creare motivi di contagio “in un momento in cui i contagi crescono e le Regioni mettono a punto giustamente ulteriori restrizioni rispetto a quelle già previste”

Dardo lanciato anche sulla questione suppletiva dalla De Petris, la cui assenza è considerata dalla parlamentare come “assolutamente ingiusta”.

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