Didattica a distanza in Lombardia, Boccia fa da mediatore tra Fontana e Azzolina: “Serve soluzione condivisa”
Il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, è in contatto, secondo fonti governative, con il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e il sindaco di Milano Giuseppe Sala, per trovare una soluzione condivisa sulla percentuale di didattica a distanza (dad) da applicare alle scuole lombarde.
“Serve grande collaborazione e buon senso”. Le preoccupazioni del presidente Fontana, fanno sapere le stesse fonti, sono comprensibili, ma c’è sempre la totale disponibilità del governo nell’essere al fianco della Regione Lombardia per ogni ulteriore esigenza che allenti le pressioni dei contagi sul sistema sanitario territoriale.
Inoltre, a quanto viene riferito, sulla didattica a distanza le ordinanze di Lazio, Piemonte e Basilicata rappresentano “un buon equilibrio”.
Sul tema è intervenuto questa mattina Sala a Rtl 102.5, spiegando che “siamo totalmente contrari alla sola didattica distanza per le superiori. I ragazzi hanno il diritto di stare a scuola, con buon senso, perché un po’ di alternanza ci sta, ma abbiamo appena riaperto e non si può richiudere adesso”.
Anche per Azzolina la scelta della Regione Lombardia di imporre la didattica a distanza per le scuole secondarie “appare come una imposizione che non tiene conto delle specificità dei contesti territoriali e degli enormi sforzi compiuti da tutta la comunità scolastica, a cui va il mio ringraziamento, per garantire il corretto avvio e l’ordinario svolgimento dell’anno scolastico”.
La ministra ha scritto anche al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca (clicca qui).