In arrivo 25 mila assunzioni di docenti di sostegno. Pacifico (Anief): occorre trasformare 60mila posti in deroga in cattedre al 31 agosto e aprire i TFA a tutti i candidati

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Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, in una  intervista a Italia Stampa ha commentato l’entità di spesa che il Governo si accinge a investire con la legge economica di fine anno per supportare i settori della Conoscenza pubblica, Università compresa.

La Legge di Bilancio porterà nuove risorse per la scuola: “oltre 6 miliardi, tra cui quelli per assumere anche 25 mila docenti di sostegno, sono un inizio. Sono soldi che darebbero un sostegno maggiore al comparto: come Anief, lo abbiamo sempre chiesto”, ha detto il leader dell’Anief, Marcello Pacifico, nel corso dell’intervista.

Come se non bastasse, ha ricordato il sindacalista autonomo, “purtroppo tantissimi posti assegnati e finanziati per le immissioni in ruolo sono andati disertati. Tutto ciò è avvenuto anche perché non sono state aperte le Graduatorie provinciali per le supplenze anche per le immissioni in ruolo”: eppure, Anief lo ripete da tempo, “è questa l’unica soluzione possibile per potere arrivare all’obiettivo” prezioso di coprire le cattedre, assicurare la continuità didattica e abbattere il precariato. Una strada che passa, tra l’altro, per la cancellazione della norma contenuta nella Legge 128/2013 che giustifica l’assegnazione di una cattedra di sostegno su tre ai docenti supplenti.

“È importante – ha detto Pacifico – continuare con il trend delle assunzioni: non basta infatti stabilizzare negli organici 25 mila nuovi docenti su posti liberi, perché in realtà quelli” ulteriori “di sostegno” a tutti gli effetti privi di titolare “sono più di 50 mila. Quindi, occorre arrivare progressivamente, appena saranno stanziati i fondi europei del Recovery fund, a coprire una percentuale” decisamente maggiore di copertura delle cattedre, “che porti così a trasformare 60-70 mila posti in organico di diritto” su 80-90 mila che oggi vengono affidati in deroga” con scadenza al 30 giugno e quindi senza possibilità alcuna di essere utili per le immissioni in ruolo.

Senza questa operazione, la stabilizzazione dei docenti che svolgono didattica speciale rivolta agli alunni con disabilità rischierebbe di trasformarsi in un flop, analogo a quello di inizio anno scolastico, quando su 85 mila assunzioni già finanziate dal Mef ne sono state completate nemmeno 30 mila.

Il sindacato ricorda che al termine del V Tfa sostegno che si sta avviando si specializzeranno un numero di docenti utili a coprire solo un quarto delle cattedre vacanti e disponibili, peraltro con sensibile squilibrio nell’assegnazione dei posti da parte degli atenei che stanno svolgendo le selezioni per l’acceso ai corsi.

Considerando la mole di posti vacanti e disponibili ha concluso il Presidente Anief “sul sostegno sarebbe bene aprire il Tfa specializzante a tutti gli insegnanti che abbiano la volontà e il desiderio di acquisire un titolo che per lo Stato italiano è una necessità: l’anno scolastico è iniziato ancora una volta con pochi insegnanti specializzati e da specializzare”.

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