Firmato Dpcm: didattica a distanza dal 75% al 100% orario superiori, concorso straordinario continua, stop gite. TESTO definitivo
E’ stato firmato nella notte l’ultimo Dpcm contenente le nuove misure restrittive per contrastare la nuova ondata di contagi da Covid-19. In vigore da domani fino al 24 novembre 2020.
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Gli allegati
La notizia della firma da parte del capo del Governo emerge da fonti parlamentari. La firma attesa in giornata è quindi stata anticipata di alcune ore.
Confermato il contenuto della bozza circolata fino a ieri sera, l’intenzione del Governo era quella di mantenere le scuole aperte per le primarie e secondarie di primo grado con la didattica in presenza. Nelle secondarie di secondo grado, la didattica a distanza sarà impartita almeno per una quota oraria del 75%. La misura viene confermata nel testo definitivo del Dpcm del 24 ottobre.
L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e l’infanzia – si legge nel nuovo decreto – continua invece a svolgersi in presenza.
Le istituzioni scolastiche di secondo grado possono inoltre modulare ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e uscita degli alunni, anche con turni pomeridiani. Gli ingressi non possono in ogni caso avvenire prima delle 9.
Sono sospesi i viaggi di istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche, programmate dalle scuole di ogni ordine e grado. Restano le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento.
Le riunioni degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche ed educative di ogni ordine grado possono essere svolte in presenza e a distanza, in base alle possibilità di garantire il distanziamento fisico.
Il rinnovo degli organi collegiali può avvenire con modalità a distanza, purché venga garantita la segretezza delle operazioni.
Le Università, sentito il Comitato Universitario regionale di riferimento, possono organizzare le attività didattiche in presenza e a distanza, in base all’andamento epidemiologico e in funzione delle esigenze formative.
Il concorso straordinario a cattedra, iniziato il 22 ottobre, continuerà il suo iter. Nella bozza di decreto circolata ieri si leggeva uno stop ai concorsi pubblici e privati: questa parte non è più presente nel testo definitivo. Dunque potranno essere svolte anche le prossime prove per il concorso ordinario previsto dopo quello straordinario in corso di svolgimento.