Rusconi (ANP Lazio): “Studenti a casa, ma niente è stato fatto per trasporti e internet”

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”Come spesso accade la politica scopre le scorciatoie! Per lo più insicure, inaffidabili ma utili a fare rumore
comunicativo ed allontanare le responsabilità. Guardiamo cosa sta succedendo per la scuola. Invece di rispondere ai cittadini, che dovrebbero chiedere in massa cosa sia stato fatto durante l’estate dagli Enti locali per potenziare il servizio pubblico dei trasporti e di attivare connessioni internet sicure e veloci per scuole e studenti, si ricorre alla…claustrofilia!”.

Così Mario Rusconi, presidente di  Anp Lazio (Associazione dei Presidi), commenta le nuove misure prese  dal governo sulla scuola, per mitigare la curva dei contagi da coronavirus.

”Si invita quindi il potere centrale a impedire l’uso dei mezzi pubblici da parte degli studenti, lasciandoli in massa a casa, senza però che tutti, dico tutti, possano contare su connessioni adeguate a seguire le lezioni in didattica digitale. Al di là del valore formativo unico dello stare a scuola in presenza, si potrebbe accettare, sia pure “obtorto collo”, una misura così estrema come quella già sperimentata nel periodo di chiusura/lockdown nella primavera scorsa, ma ad una condizione. Mentre quella esperienza traumatica è stata imposta dall’improvvisa aggressione del covid, ora,in questi giorni, dopo mesi dal primo allarme, ci si deve chiedere cosa Regioni/Province/Città metropolitane/Comuni abbiano realizzato in termini di potenziamento del trasporto pubblico e della rete
internet”, prosegue Rusconi.

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