Lo sfogo di Giana (ATM): “Sui trasporti ci hanno ignorato per mesi e ora dicono che è colpa nostra, è indecente”

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″È inaccettabile che oggi, dopo mesi in cui abbiamo ripetuto che il trasporto pubblico poteva diventare il collo di bottiglia se non fossero stati riprogrammati gli orari della città, delle scuole, degli uffici, ci si venga a dire che si chiudono scuole e attività produttive perché i trasporti si sono fatti trovare impreparati”.

È lo sfogo affidato al Corriere della Sera di Arrigo Giana, presidente di Agens (l’Agenzia confederale dei trasporti) e numero uno di Atm, l’azienda dei trasporti milanesi.

“Da aprile ho scritto a tutti gli stakeholder per chiedere dei tavoli di coordinamento e oggi vengono a dire che i trasporti si sono fatti trovare impreparati. È indecente”, denuncia Giana.

“Ci si è riempiti la bocca con gli scaglionamenti degli orari scolastici. Chi lo ha fatto? Ma pensate che il ministero dell’Istruzione abbia mai chiesto alle agenzie di trasporto cosa fosse necessario fare? A un certo punto ci hanno persino detto che in base all’indipendenza scolastica dovevamo metterci d’accordo con i singoli presidi. A oggi i presidi chiamano direttamente gli amministratori delegati delle aziende di Tpl perché non sanno a che santo votarsi. Né come Agens, né come Atm sono mai stato invitato a un tavolo se non a quelli del ministero delle Infrastrutture. Il ministero è l’unico che si è dato da fare. Altri si sono riempiti la bocca senza sapere nulla”.

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