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Didattica a distanza, usare il Timesheet per controllare apprendimento asincrono studenti: modelli già pronti. Scaricali

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L’assiduità e la partecipazione di tutti gli alunni alle attività della DAD ( sincrone e asincrone) sono monitorate, ai tempi della DaD, anche in questa seconda ondata, da ciascun docente attraverso la compilazione di una griglia individuale, che consente di rilevare informazioni utili per risolvere, con il coinvolgimento diretto delle famiglie, eventuali situazioni problematiche, che potrebbero dipendere anche da condizione oggettive come difficoltà di connessione, mancanza di strumenti, difficoltà delle famiglie a seguire gli alunni più piccoli.

È inoltre un validissimo strumento che incrocia i dati rilevabili solo dal registro elettronico, inseriti dai docenti, e quelli, invece, rilevabili da un Timesheet compilato, anche settimanalmente, dagli alunni? In un processo, meglio, in un percorso di apprendimento-insegnamento anche misurare il modo nel quale si investe il tempo, può risultare utile e funzionale.

La compilazione dei TIME SHEET da parte degli alunni
Risulta assai utile, riteniamo, la sperimentazione proposta, lo scorso anno scolastico, dal dirigente scolastico dell’Istituto di Istruzione Superiore “Girolamo Caruso” di Alcamo, la professoressa Vincenza Mione che, quando ancora nessuno parlava di misurabilità dell’azione educativa, ha messo in atto uno strumento efficacissimo e assolutamente importante. Nella circolare n. 264 del 26 marzo 2020, scriveva; “La compilazione dei TIME SHEET – DaD, a cura dello studente, è uno strumento di monitoraggio costante e puntuale sulle attività di didattica a distanza messe in atto dalla scuola per tutti gli alunni. Gli alunni devono seguire il percorso DAD per non perdere quanto già conseguito, ma soprattutto per mantenere in vita il diritto all’istruzione, grazie alla Vostra encomiabile azione formativa ed educativa. Pertanto gli alunni dovranno compilare il time sheet settimanalmente, registrando solertemente tutte le attività svolte nella fascia oraria giornaliera dalle ore 8,30 alla ore 13, 30, per un max di 20 ore settimanali, messe a loro disposizione a partire dal 09/03 con modalità asincrona, e dal 16 marzo tutte le attività anche in modalità sincrona con utilizzo di Hagouts-Meet, fatte salve alcune classi in cui in le attività sincrone hanno avuto inizio contemporaneamente. Il monitoraggio rappresenta inoltre una fedele rappresentazione della nostra offerta formativa, della sua congruità ed omogeneità, garantendo a ognuno ed a ciascuno la possibilità di crescere nel processo di istruzione e formazione, a garanzia della parità di trattamento di tutti gli alunni ivi inclusi i disabili, i DSA e i BES non certificati, in quanto la scuola è un diritto inalienabile di tutti”.

Il Time Sheet DAD non controlla i docenti ma… i processi di apprendimento specie in modalità asincrono
È evidente che il Timesheet non nasce per controllare il docente (al più il processo o il percorso posto in essere dai docenti e la loro articolazione temporale) quanto, al più, per semplificargli l’azione didattica, quando non si dispone di un registro elettronico dei docenti in grado di accogliere le numerose misurabilità che il collegio dei docenti ha deciso, nella DDI, di monitorare, analizzare, controllare, verificare e valutare. Consiglierei, al più, senza volere eccedere la già complicata gestione di centinaia di format assai in uso (ancor più in questo complicato momento), al più, una misurabilità dell’azione asincrona del docente, lasciando al R.E. l’accoglienza di tutte le declinazioni possibili delle lezioni in modalità sincrona. A ragion del vero l’attività asincrona, in molto registri, è assolutamente tracciabile e consiglierei di snellire le procedure in capo al docente e motivare, invece, più e meglio, gli alunni. D’altronde l’esperienza del DS professoressa Vincenza Mione viaggia in questo senso.

La pianificazione delle risorse dello studio
Pianificare le risorse dello studio vuol dire misurare il tempo impiegato per ogni attività. Cosa complicata di questi tempi. Tempi nei quali gli insegnanti sono più impegnati a rincorrere le loro paturnie, i loro esercizi, la scansione dei loro ritmi, i loro orari, le loro lunghissime ed estenuanti lezioni, piuttosto che le necessità dei loro alunni, i loro di ritmi, le loro di preoccupazioni. Nonostante tutto è fondamentale e imprescindibile la pianificazione delle risorse dello studio. Il Timesheet dovrebbe fungere, in questo senso, da garanzia al processo di gestione delle informazioni. Processo che, inevitabilmente, dovrà ricadere all’interno della sfera dell’Enterprise resource planning, il cui acronimo è ERP e possiede un alto valore aggiunto che potrà essere dato alla scuola.

Il Timesheet semplice e complesso
Abbiamo vari tipi di Timeshetun: semplice foglio di calcolo o foglio word realizzato con tabella, dove è indicato generalmente:

  • la data
  • l’ora
  • i dati dell’alunno compilatore
  • il tipo di attività svolta
  • il cliente destinatario dell’attività.

Se si volesse scegliere un Timesheet più complesso andrebbero raccolte un numero maggiore di informazioni:

  • la data di inizio della lezione;
  • la data di assegnazione del compito da parte del docente;
  • la data di inizio compito;
  • il nome di eventuali altri compagni partecipanti al gruppo;
  • l’importanza della consegna (dipende dalla priorità di velocità);
  • lo stato della consegna;
  • l’eventuale partecipazione di altri docenti (il caso delle UDA);
  • il luogo virtuale/fisico di svolgimento della prestazione;
  • il tempo dedicato agli spostamenti.

Il Diario di bordo ad uso degli insegnanti e non come monitoraggio dei docenti: dal Timesheet al diario di bordo degli alunni per la DAD: una scelta vincente contro la dispersione digitale
Verificata l’importanza del Timesheet, si comprende anche quanto sia importante, congiuntamente un diario di bordo che faccia il punto, sempre e costantemente, sulle attività di studio intraprese e sul tempo impiegato per esse. L’analisi delle due nuove condizioni di “tallonamento anti dispersione digitale”, permetterà anche, se mai fosse necessario, di ritornare sulla scelta di un eventuale altro software che si dovesse rendere necessario per far sì che ci sia, e che sia evidente, la svolta digitale nel proprio discente, disponendosi in questa maniera nelle condizioni di offrire nuovi servizi formativi ed educativi, utilizzando gli stessi metodi e strumenti con i quali abbiamo fatto fare un salto di qualità sotto il profilo digitale alla nostra classe digitale o DAD.

Il Timesheet potrebbe vincere le dispersioni digitali ancora pericolosamente in agguato
A tal punto sarebbe assai complesso che si possano verificare, e che sia evidente come fenomeno, “dispersioni digitali”, forme di allontanamento da scuola causate da DAD o da una deficienza di democrazia digitale e tecnologica. Appare strano e fuori d’ogni previsione che la tecnologia utilizzata per prevenire la dispersione, nel tempo dell’aula fisica, possa ora essere determinatrice di dispersione scolastica se non per via dell’inadeguatezza dei nostri interventi, incapaci di coinvolgere, di catturare l’attenzione, di essere cosa diversa da ciò a cui gli alunni erano stati abituati.

TIME -DIARIO-DI-BORDO STUDENTI

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