Riapertura scuole, Giannelli: “Senza docenti, Ata e bus, anche a gennaio c’è rischio di non ritornare in classe”
“Siamo tutti ovviamente a favore della scuola in presenza. Ma dobbiamo assicurarci che questo avvenga in sicurezza”.
Lo dice al Messaggero Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi, in merito alla eventualità di tornare a scuola il 9 dicembre. “Ci sono aspetti fondamentali ancora
da affrontare – spiega – sono questioni da risolvere per poter guardare realmente alla didattica in presenza. Solo in quel caso il rientro in classe sarebbe ipotizzabile. Altrimenti direi che è irrealistico parlare della riapertura delle scuole. Non sarebbe un ritorno in sicurezza”.
Il rischio, dice ancora Giannelli, è “quello di ritrovarci nella stessa situazione che ci ha portato a chiudere. Adesso come a gennaio, voglio dire, questi problemi vanno risolti”.
“Da settimane, ormai, abbiamo segnalato 3 questioni imprescindibili – ribadisce il presidente dell’Associazione nazionale dei presidi – innanzitutto servono i supplenti nelle scuole, ne mancano ancora in molte scuole. È un problema a macchia di leopardo ma basta vedere quanti istituti non riescono ancora a garantire il tempo pieno o comunque, per i più grandi, l’orario completo. Le scuole non possono erogare il servizio perché non hanno tutto l’organico: si tratta di docenti e personale ata, vale a dire amministrativi e bidelli”.