Vaccino covid, distribuzione parte da gennaio: entro l’estate 2021 sarà per tutti

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Ecco le prospettive sul vaccino covid-19: Già da gennaio dovrebbe iniziare la sua distribuzione gestita dal commissario Arcuri ed entro l’estate, si prevede, di estenderlo a tutta la popolazione

Ragionevolmente, per il grande lavoro che si sta facendo e compatibilmente con la disponibilità di dosi vaccinali, è lecito pensare che entro la fine dell’estate offriremo il vaccino a tutti i residente del nostro Paese“, ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità e membro del Comitato Tecnico Scientifico, intervenendo allo speciale Covid19 Domande e Risposte condotto da Gerardo D’Amico su Rainews24 che quindi completa il piano previsto dal Governo e in special modo dal Ministero della Salute che “intende accelerare e credo che la leale collaborazione con le regioni consentirà ad Arcuri di distribuire i vaccini a gennaio, probabilmente anche in tempi più rapidi di quelli che erano stati previsti“, ha detto il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia.

Secondo quanto apprende l’Ansa, una prima tranche di circa 11 milioni di dosi di vaccino anti-Covid dovrebbe arrivare all’Italia nel primo trimestre del 2021, e servirà a vaccinare le categorie individuate come prioritarie nelle fase iniziale della campagna di immunizzazione. Tra queste, figurano gli operatori e lavoratori sanitari e socio-sanitari (1.404.037 persone), il personale e gli ospiti dei presidi residenziali per anziani (570.287) e gli anziani over ottant’anni (4.442.048).

La prime due aziende farmaceutiche che forniranno i vaccini all’Italia – come previsto nel piano per i vaccini Covid presentato alle Camere dal ministro della Salute Roberto Speranza – sono Pfizer-Biontech e Moderna.

Queste due aziende nel primo trimestre 2021 dovrebbero fornire all’Italia da contratto rispettivamente 8,749 milioni di dosi e 1.346.000 dosi. La Pfizer ha già ottenuto il via libera dell’autorità statunitense per i farmaci Fda per il proprio vaccino ed il via libera dell’autorità europea per i medicinali Ema dovrebbe arrivare nella riunione fissata per il 29 dicembre. L’ok al vaccino Moderna dovrebbe invece arrivare dalla Fda nella riunione in programma per il 17 dicembre e, a seguire, l’Ema dovrebbe dare la propria autorizzazione nell’incontro annunciato per il 12 gennaio.

In totale, per l’Italia sono previste 202.573.000 dosi di vaccino, che rappresenterebbero una dotazione sufficiente per poter potenzialmente vaccinare tutta la popolazione e conservare delle scorte.

E’ molto probabile che saranno necessarie due dosi per ciascuna vaccinazione, a breve distanza. Se tutti i processi autorizzativi andassero a buon fine, l’Italia potrebbe contare sulla disponibilità delle seguenti dosi: per il contratto con AstraZeneca 40,38 milioni di dosi; per il contratto con Johnson & Johnson 26,92 milioni; il contratto con Sanofi 40,38 milioni; per il contratto con Pfeizer-BioNTech 26,92 milioni; per il contratto con CureVac 30,285 milioni; per il contratto con Moderna 10,768 milioni.

Tra coloro che saranno vaccinati prioritariamente, anche le persone dai sessanta ai settantanove anni (pari a 13.432.005) e la popolazione con almeno una comorbilità cronica (7.403.578).

Con l’aumento delle dosi, saranno vaccinate anche le altre categorie di popolazione, tra le quali quelle appartenenti ai servizi essenziali quali anzitutto insegnanti e personale scolastico, Forze dell’ordine, personale delle carceri e dei luoghi di comunità.

 

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