Variante covid, Locatelli (ISS): “Non è più grave. Le scuole sono priorità assoluta. Spero riaprano”
Anche Franco Locatelli, presidente dell’Istituto superiore di sanità, interviene in merito alla nuova variante covid che negli ultimi giorni preoccupa e ribadisce l’importanza che la scuola riveste per l’intera società.
“Tutti i virus vanno incontro a forme di mutazioni. Ci sono già diverse varianti di SarsCov2. Quella ‘inglese’ è un ceppo isolato il 20 settembre progressivamente emerso come variante di gran lunga più diffusa nel Regno Unito. I colleghi inglesi ci informano di una sua maggiore velocità di trasmissione. Per il resto, soprattutto per capacità di determinare forme più gravi di malattia Covid-19, non c’è nulla di diverso”, dice al Fatto Quotidiano Locatelli, prendendo una posizione distante dal collega Walter Ricciardi, che nelle scorse ore ha invocato un lockdown di prevenzione: “Rispetto alle misure – afferma – credo che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il governo hanno compiuto uno sforzo notevole per ottenere un buon punto di equilibrio durante il tentativo di mantenere la curva epidemica sotto controllo senza rinunciare a un minimo di socialità e affettività per il Natale. Dubito che il Paese possa reggere un secondo lockdown generalizzato da più points of view. Se queste misure basteranno si vedrà, ma mi auguro e credo di sì“.
“Quanto alle scuole, conclude il presidente dell’ISS, mi auguro che potranno riaprire. Se larga parte delle regioni sarà in fascia gialla ci saranno le condizioni, la scuola è la priorità assoluta”.
E proprio la variante covid ha generato non pochi dubbi in vista della riapertura delle scuole di gennaio: oltre a Ricciardi dubbi arrivano anche da Giorgio Palù, virologo dell’università di Padova e presidente dell’Aifa, l’Agenzia del farmaco italiana. “Mi preoccupa l’idea di riaprire tutto dopo l’Epifania, a cominciare dalle scuole”, afferma alla Stampa. Palù ha messo in evidenza il risultato di uno studio con cui si “dimostra che il rialzo esponenziale dei contagi in autunno si è generato dopo il 14 settembre”. “Per le scuole superiori e per l’università è perciò meglio evitare la ripresa il 7 gennaio. I più grandi sono un pericolo, per genitori e nonni”.