Speranza, “scuole priorità su contact tracing. Da gennaio apertura secondaria al 50%. Torneranno le fasce”. Al via vaccinazioni

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Parte oggi il V-Day, il Vax Day, che partirà in contemporanea in tutta Europa. La prima a vaccinarsi è stata questa mattina una infermiera di Roma. “E’ come se dopo una lunga notte – ha detto il Ministro Speranza sul quotidiano Repubblica – potessimo rivedere l’alba”.

Tornerà il sistema a zone

Il Ministro ha inoltre anticipato che dal 7 gennaio si tornerà al sistema delle aree colorate che “ha dimostrato di funzionare”.  Ricordiamo che il sistema prevede tre aree: gialla, arancione e rossa.

Nella fascia riservata alle Regioni a rischio di massima gravità, con scenario 4 (cosiddetta area rossa) sono concentrate le misure più restrittive; nella fascia per le Regioni a rischio alto ma compatibili con lo scenario 3 (cosiddetta area arancione), sono previste misure lievemente meno restrittive, nella terza fascia, quella per tutto il territorio nazionale, rientrano le restanti Regioni (cosiddetta area gialla).

Le regole per la scuola legate alle tre fasce, con molta probabilità, saranno riviste anche alla luce degli accordi con le Regioni circa la riapertura graduale delle secondarie.

Campagna vaccinazione

Per quanto riguarda il vaccino, Speranza afferma che sarà necessario che lo facciano tra i 10 e i 15 milioni di persone. La previsione per raggiungere queste cifre è per la primavera inoltrata. Sull’obbligatorietà rassicura affermando che in Europa si è scelta un’altra strada.

Le categorie che avranno la priorità per la vaccinazione sono:

  • operatori sanitari e sociosanitari
  • residenti e personale dei presidi residenziali per anziani
  • persone di età avanzata

La scuola

Il Ministro ha ricordato che dal 7 gennaio anche le scuole secondarie di II grado torneranno in presenza. “Abbiamo tenuto aperto il primo ciclo anche in zona rossa, – ha ricordato l’abbiamo tutelata il più possibile. C’è un accordo con le Regioni per riaprire in presenza le superiori al 50%”. “L’obiettivo – afferma in relazione all’andamento della curva dei contagi – è 50 casi ogni 100 mila abitanti. Adesso ne abbiamo 150”.

Sulla riapertura delle scuole interviene anche Miozzo, coordinatore del Cts. A gennaio “credo sia necessario ripartire cercando una qualche gradualità” ha affermato “il 50 o il 75% in presenza, è fondamentale riportare i ragazzi a scuola. E la strategia dei tavoli locali coordinati dai prefetti si sta rivelando vincente per risolvere i problemi dei trasporti, degli orari di ingresso scaglionati e del controllo sanitario”.

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