Didattica digitale integrata, chi decide come organizzare le lezioni sincrone e asincrone?

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Chi decide e come organizzare le attività di didattica digitale integrata? Ecco le indicazioni del Ministero dell’Istruzione.

Dal 7 gennaio è previsto il ritorno a scuola degli studenti della secondaria di secondo grado: la percentuale di lezioni in presenza è stata fissata dalle linee guida Stato-Regioni minimo al 50%, con l’auspicio di arrivare nel breve periodo al 75%.

Nel frattempo però, bisogna fare i conti con le attività di didattica digitale integrata e a tal proposito bisogna capire come funzionano e come organizzare le lezioni online.

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Lezioni sincrone e asincrone

In prima battuta, bisogna ricordare che la didattica digitale integrata prevede la possibilità di svolgere lezioni in modalità sincrona e asincrona.

Nel caso delle lezioni sincrone, queste sono caratterizzate da interazione in tempo reale tra insegnanti e studenti. Tali ore sono assicurate, per almeno i quantitativi minimi previsti, per l’intero gruppo classe, anche agendo con gruppi di alunni.

Per quanto riguarda invece le lezioni asincrone, spiega il Ministero, sono come caratterizzate dall’assenza di interazione in tempo reale fra docente e alunni. Se pure manca alle attività asincrone l’interazione fra alunni e docenti in tempo reale, sono comunque attività svolte dal docente a beneficio diretto degli alunni. Le attività asincrone sono le più varie, anche prescindendo dall’uso dello strumento informatico. La loro tipologia e la loro quantificazione oraria sono stabilite da ciascuna istituzione scolastica nel Piano DDI. Alcuni esempi: registrazioni di brevi video, documenti ed approfondimenti legati ai video erogati, materiali multimediali (dispense in PDF, immagini, link a siti di interesse, programmi, presentazioni), esercitazioni e verifiche formative predisposte dal docente con richiesta di produzione di materiale da parte degli studenti, registrazioni di clip audio (podcast), dialoghi su forum di discussione, ecc.

Chi decide come organizzare le lezioni sincrone e asincrone?

Un aspetto che bisogna sottolineare a proposito delle lezioni a distanza, è proprio l’organizzazione delle due tipologie di attività didattiche: una Faq specifica del Ministero spiega che a livello di istituzione scolastica una volta stabilito l’orario settimanale in modalità sincrona, le attività in modalità asincrona o sincrona, a completamento dell’orario d’obbligo del docente, sono programmate su mandato del Collegio dei docenti nei singoli consigli di classe o del team docenti. Sulla base di tali programmazioni collegiali il singolo docente formula un piano individuale di lavoro che comprende la declinazione delle attività sincrone o asincrone, autonomamente gestite e riportate sul registro elettronico.

Quindi sarà il collegio dei docenti a fornire l’indirizzo in tal senso ma l’insegnante dovrà poi formulare un proprio piano da rispettare.

 

 

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