Riapertura scuole il 7 gennaio, pronto il piano in alcune regioni e città: lezioni dalle 8 e di sabato

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Il 7 gennaio gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado rientreranno a scuola per una quota pari al 50%. Questo è quanto previsto dall’ordinanza del ministero della Salute del 24 dicembre.

La restante parte dell’attività, fino al 15 gennaio, deve essere erogata tramite didattica digitale integrata. Successivamente si passerà a una percentuale di studenti in presenza superiore. L’ordinanza di Speranza

L’obiettivo – spiega il ministero dell’Istruzione nella nota del 22 dicembre – è assicurare il raggiungimento del 75%, in modo graduale, ove questo non sia da subito possibile, come previsto dal Dpcm del 3 dicembre. Il limite del 50% fino al 15 gennaio, precisa il ministero in una nota odierna, non è derogabile.

In queste settimane si sono attivati i tavoli con i prefetti per l’organizzazione del ritorno in classe. Alcune Regioni, come il Lazio, hanno reso già note le misure attivate per permettere il rientro in sicurezza di studenti e personale scolastico, altre non hanno definito il piano.

In Campania il ritorno fra i banchi sarà graduale con date scaglionate per ordine e grado. I primi a rientrare potrebbero essere gli alunni dell’infanzia e le prime due classi della primaria, poi l’11 gennaio le altre classi della primaria, dal 18 gennaio le secondarie di primo grado e infine, dal 25 gennaio, le secondarie di secondo grado per il 50%. Il piano sarà valutato dall’unità di crisi regionale. Il governatore Vincenzo De Luca si è detto contrario alla riapertura il 7 gennaio per tutti senza prima avere un quadro della situazione dei contagi.

Tutto pronto invece in Emilia Romagna, ma con probabili adattamenti alle nuove disposizioni, visto che il piano della Regione emiliana di pochi giorni fa si rifaceva alla quota del 75%. Non ci saranno doppi turni, mattino e pomeriggio, ma si riorganizzeranno gli orari di ingresso con scaglionamenti.

Pronte le linee guida anche in Piemonte, ma anche in questo caso si tiene conto della quota del 75% degli studenti. Dalla nota pubblicata dall’Usr il 22 dicembre sono tre i pilastri su cui si lavora:

  • la concreta capacità del sistema dei trasporti di sostenere il potenziamento delle linee e dei mezzi;
  • la valorizzazione dell’autonomia scolastica;
  • la flessibilità per tenere conto delle esigenze specifiche dei contesti territoriali

Gli ingressi saranno scaglionati in due turni (8-10).

Milano cambia gli orari della città per permettere il rientro a scuola dei ragazzi in sicurezza. Gli ingressi saranno scaglionati: un primo turno entro le ore 8 e poi dalle 9,30.

Gli studenti del Lazio rientreranno per il 50% fino al 16 gennaio. L’Usr ha condiviso il piano, che prevede lo scaglionamento in due turni: il primo alle 8 (40% degli studenti), il secondo alle 10 (60%).

A Roma si darà particolare attenzione ai controlli anti folla: i ragazzi entreranno a scuola in due turni con i vigili e la protezione civile all’ingresso e all’uscita. Si andrà a scuola anche di sabato (tutti alle 8) nei casi di necessità, soltanto una volta che si sarà passati alla quota del 75% degli studenti in presenza. Il ritorno in classe dal 7 gennaio è stato delineato dal documento operativo firmato il 24 dicembre dal prefetto di Roma Matteo Piantedosi e dalle relazioni tecniche allegate.

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