Riapertura scuole, Conte insiste sulla data del 7 gennaio. Resta però ipotesi rinvio al 18 gennaio

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Si è concluso il vertice terminato il vertice tra il premier Giuseppe Conte e i capidelegazione della maggioranza, il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia e membri del Cts.

La riunione era stata convocata per fare il punto sull’emergenza Covid in vista della scadenza delle misure restrittive messe in campo per le festività.

La situazione potrebbe evolversi nelle prossime ore in quanto, il Ministro della Salute, Roberto Speranza, vedrà nelle prossime ore il Cts e i membri della Cabina di regia per il monitoraggio regionale.

Potrebbe anche arrivare un provvedimento ponte tra il 7 e il 15 gennaio, ovvero tra la data di scadenza del decreto natalizio e quella dell’ultimo Dpcm. È una delle ipotesi che – a quanto si apprende – sarebbe stata sul tavolo del vertice di governo appena concluso. Non si esclude che tale provvedimento contenga misure che saranno applicate a livello nazionale, al di là del sistema delle fasce.

Anche il tema della riapertura scuole è finito sul tavolo dell’incontro presieduto dal premier. Non è esclusa l’ipotesi di posticipare al 18 gennaio il ritorno in classe degli studenti delle scuole superiori per valutare l’andamento della situazione.

Tuttavia, “la didattica in presenza al 50% nelle scuole deve ripartire dal 7 gennaio“, avrebbe detto il premier Giuseppe Conte, secondo quanto appreso dall’ANSA.

Riapertura scuole 7 gennaio, ci sono le condizioni per il ritorno in classe? VOTA IL SONDAGGIO

I dubbi sulla regolare partenza delle scuole secondarie di secondo grado il 7 gennaio sono iniziati nei giorni scorsi per esplodere poi nella serata del 2 gennaio: “Se c’è preoccupazione di un rischio, alla luce dei numeri, si discute. Capiamo anche il governo cosa ritiene visto che ho sentito voci di esperti utilizzati da Palazzo Chigi per prendere decisioni, che riguardano la parte scientifica. Gli studenti pagano prezzo alto”, ha detto Stefano Bonaccini, presidente Emilia-Romagna e Conferenza Stato- Regioni.

Fra i primi promotori del rinvio delle lezioni al 18 gennaio ci sono i sindacati, che ritengono l’apertura della scuola il 7 gennaio rischiosa: “Stiamo prendendo atto dell’aumento dei contagi di questi giorni. Il 18 gennaio potremmo avere un’idea dell’andamento epidemiologico e decidere a ragion veduta”, ha detto la segretaria Snals Elvira Serafini.

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