Ritorno a scuola, sarà un anno di stop and go? Condocert: “Abbiamo due possibilità”

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Il gruppo Condocert torna a parlare del caos ritorno a scuola e propone alcune ipotesi per uscire dalla situazione difficile.

Il Governo ha deciso di rimandare all’11 gennaio  la riapertura delle scuole secondarie di secondo grado. Tuttavia già alcune regioni si sono mosse e hanno emanato ordinanze che posticipano la riapertura a dopo la fine di gennaio. Un caos politico mette in ginocchio (ancora una volta) le scuole e chi ci lavora.

Quello che potrebbe prospettarsi, visti anche gli scenari dei dati dei contagi giornalieri, è un anno di “stop and go”, con attività didattica in presenza periodicamente interrotta dall’aggravarsi dei dati sui contagi.

La pensa così anche il gruppo Condocert, che anzi pensa ad ipotesi anche più negative: “Andrà a finire male, invece. Lo sappiamo. Questo sarà un anno scolastico massacrato, per le scuole superiori: nel migliore dei casi, uno stop and go continuo, se non invece lunghissimi periodi di Dad“.

Ecco che allora il gruppo di docenti, dirigenti ed esperti di scuola, pensa che ancora si può intervenire: “Ormai abbiamo solo due possibilità: o andiamo avanti così, e ci teniamo questo disastro; o facciamo una scelta politica e uno sforzo di programmazione. La scelta politica è che le scuole superiori devono essere aperte in presenza, per un periodo adeguato a riprendere e rafforzare gli apprendimenti; questa scelta si deve imporre su altre in nome di una visione dello sviluppo, non tanto economico ma in primo luogo civile e democratico, del paese“.

Il gruppo Condocert torna quindi sul modificare il calendario scolastico, proposta di qualche settimana fa, per venire incontro alla situazione: “Riprogrammare quest’anno scolastico in modo da garantire lunghi periodi in presenza. L’unico modo per farlo è prolungare le attività didattiche, per tutti, fino alla fine di giugno; e allo stesso tempo, programmare già da ora delle interruzioni dell’attività didattica in questi primi mesi a più alto rischio di contagio, tra l’inverno e l’inizio della primavera, anche ipotizzando di fare adesso quello che tutti dicono di voler fare a giugno (recupero e potenziamento)”.

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