Il pasto domestico consumato a scuola: scarica esempio di Regolamento

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Abbiamo fino ad oggi trattato il tema relativo alla refezione scolastica limitandola alla casistica di pranzi preparati e consumati nelle mense scolastiche o in quelle messe a disposizioni dalle amministrazioni degli enti locali.

Ma vediamo cosa accade come sono concepiti l’organizzazione e il funzionamento del servizio di refezione scolastica con pasto portato da casa. Vi proporremo alcune tipologie di regolamenti che riteniamo siano utili adottare nel caso si decidesse di optare, anche in questo momento storico, per l’istituzione del servizio pasto domestico a scuola. Ovvero di un servizio pasto domestico a scuola istituito nella pausa pranzo che consiste nell’accoglienza e nella sorveglianza ai pasti per gli alunni che, non usufruendo della refezione scolastica durante l’orario previsto, intendono consumare il proprio pasto portato da casa restando a scuola nel tempo mensa. Il servizio consiste nella esclusiva assistenza, svolgendosi la consumazione dei cibi in regime di auto somministrazione.

La normativa

Nota MIUR prot. 348 del 3 marzo 2017;

Nota MIUR prot. 38321 del 26-09-2018;

L. 283/62;

DPR 327/80;

D.Lgs. 193/07;

MIUR Linee guida per l’educazione alimentare 2015;

Legge Quadro 287/91 sulla somministrazione di alimenti e bevande;

Linee indirizzo per la ristorazione scolastica del Ministero della Salute del 2010.

I regolamenti comunitari in materia:

• Regolamento (CE) n. 178/2002 dell’8 gennaio2002;

• Regolamento (CE) n. 852/2004 del 29 aprile 2004;

• Regolamento (CE) n. 882/2004 del 29 aprile 2004;

• Regolamento (UE) n. 1169/2011 del 25 ottobre 2011.

Aspetti organizzativi

Il luogo di consumo del pasto domestico deve essere determinato dalle condizioni oggettive valutate dalla scuola in accordo con il Comune e dal numero dei richiedenti nel rispetto dei diritti di tutti. Al momento il consumo del pasto domestico sarà possibile all’interno dei locali mensa negli spazi delimitati ed individuati in accordo con il Comune e con il gestore del servizio mensa. Si comunica anche che, laddove gli utenti di pasto domestico diventino molto numerosi, il Comune valuterà la necessità di far pagare un contributo per la sanificazione dell’area specifica del refettorio, che al momento è appannaggio della ditta che si occupa del servizio mensa. I docenti avranno cura di segnalare ai genitori della classe, nel corso delle consuete assemblee, la presenza di eventuali bambini allergici (non i nomi e nel rispetto della privacy) e soprattutto il tipo di allergia. È importantissimo che tutta la collettività scolastica cooperi nel sensibilizzare i bambini sull’importanza di non scambiarsi cibo e bevande per evitare che un alimento di per sé sano e preparato con cura e attenzione possa costituire fonte di pericolo per altre persone. I genitori esonereranno i docenti e la scuola da qualsiasi responsabilità dovuta allo scambio di cibo tra alunni, soprattutto in caso di presenza di allergie diagnosticate o sospette o dal consumo di cibi non perfettamente conservati. Per ovvie esigenze di carattere organizzativo connesse alla carenza di personale, non sarà possibile far recapitare i pasti ai bambini durante le lezioni. In caso di dimenticanza, la famiglia sarà avvisata telefonicamente per poter venire a prelevare il bambino e portarlo casa, senza possibilità di rientro.

Modalità di consumazione del pasto (cibi e bevande) e divieti

Le famiglie dovranno attenersi alle seguenti indicazioni:

  • Il pasto portato da casa dovrà essere composto da alimenti non facilmente deteriorabili e che non richiedano di essere riscaldati, né conservati in frigo; l’uso di alimenti facilmente deperibili, infatti, espone i pasti (conservati a temperatura ambiente per ore) ad un significativo rischio di alterazione, con pericolo di proliferazione di batteri responsabili di malattie gastrointestinali anche severe.
  • Dovranno essere forniti cibi adeguati all’età dei bambini, già porzionati o porzionabili autonomamente dal minore, perché non potranno ricevere l’ausilio dei docenti, del personale addetto alla mensa o del personale ATA, onde evitare difficoltà e contaminazioni;
  • Dovranno essere forniti esclusivamente bevande e cibi in contenitori di materiale infrangibile con il nominativo dell’alunno/a; è tassativamente vietata la fornitura di cibo in contenitori di vetro e in scatola metallica con sistema di apertura e copertura che costituisca rischio di lesione da taglio o comunque pericolo per sé o per altri;
  • Tali pasti potranno essere riposti all’interno di contenitori per alimenti e/o termici e saranno conservati a cura dell’alunno/a rigorosamente separati dallo zaino contenente libri; i contenitori come tutto il materiale fornito dovranno essere contrassegnati da nome, cognome, classe e sezione dell’alunno/a;
  • L’alunno dovrà avere il pasto con sé al momento dell’ingresso a scuola. Non sarà consentito in nessun caso di portare i pasti a scuola nel corso della giornata scolastica.
  • Tutto il necessario per il coperto, in materiale infrangibile (bottiglietta dell’acqua, bicchiere, piatto, tovaglietta e tovaglioli monouso, le posate dovranno essere rigorosamente in plastica, anch’esse monouso) è a carico delle famiglie; tale materiale sarà poi riposto (non lavato) nei contenitori oppure gettato negli appositi contenitori per i rifiuti se monouso, in entrambi i casi a cura del minore sotto la guida dei docenti;
  • Il minore non dovrà portare coltelli neanche di plastica anche perché si ribadisce che il cibo dovrà pervenire o già porzionato e tagliato o porzionabile e da consumare solo con forchetta e/o con cucchiaio.

Cibi consigliati, cibi da evitare e cibi non ammessi

Le famiglie potranno scegliere di fornire un pasto equipollente a quello servito dalla mensa scolastica, composto da: un primo piatto, un secondo piatto, un contorno, acqua.

Si consiglia il rispetto delle regole nutritivo-alimentari per il corretto apporto energetico in risposta alle esigenze di sviluppo relativo ad ogni età.

Responsabilità delle Famiglie e degli alunni

Il pasto fornito dai genitori e consumato da alunni/e a scuola costituisce un’estensione dell’attività di preparazione alimentare famigliare autogestita, pertanto è un’attività non soggetta alle imposizioni delle vigenti normative in materia di igiene dei prodotti alimentari e delle imprese alimentari e relativi controlli ufficiali (reg. C.E. n.178/2004, C.E. n. 852/2004 n. 882/2004), a forme di autorizzazione sanitaria né a forme di controlli sanitari, e ricade completamente ed esclusivamente sotto la sfera di responsabilità dei genitori dell’alunno/a.

La preparazione, il trasporto e la conservabilità dei cibi, come anche il loro apporto nutrizionale, rientrando nelle competenze e responsabilità esclusive dei genitori, saranno assicurati dalle famiglie.

A questo proposito, si precisa che, nell’interesse primario della salute dei bambini, è essenziale che vengano assicurate idonee condizioni igieniche degli alimenti consumati ed il giusto apporto di nutrienti e calorie.

Si invitano i Genitori/Tutori a comunicare ai rispettivi figli a non scambiare il cibo, onde evitare conflitti di responsabilità, eventuali contaminazioni e potenziali problemi di salute in ordine alle intolleranze alimentari ed alle allergie. I casi di intolleranze/o allergia devono comunque essere resi noti ai docenti da parte dei genitori. L’istituto scolastico viene comunque sollevato, attraverso l’accettazione di questo regolamento e dalla sottoscrizione dell’attestazione liberatoria e da qualunque responsabilità di contaminazione dei pasti domestici tra i bambini che non usufruiscono del servizio mensa istituzionale.

Responsabilità e obblighi della scuola

La scuola si impegna a:

  • far fruire il pasto domestico agli alunni nel locale concordato con il Comune e l’Azienda e in ogni caso, ad un tavolo diverso da chi usufruisce del servizio mensa;
  • fornire la vigilanza e l’assistenza educativa da parte dei docenti durante il consumo del pasto domestico, sollevando i docenti da ogni responsabilità;
  • assicurare la pulizia dello spazio refettorio adibito al consumo del pasto domestico tramite il proprio personale scolastico;
  • assicurare il valore educativo del tempo mensa, segmento del processo educativo unitario del “tempo pieno”;
  • la scuola si riserva di segnalare alla competente ASL eventuali problematiche dovute alla consumazione del pasto domestico.

Divieto di regime misto

Per motivi organizzativi non è consentito adottare un regime misto, ovvero scegliere giornalmente o mensilmente se usufruire della mensa scolastica o portare il pranzo da casa.

Il servizio di refezione con pasto portato da casa è da considerarsi come alternativo al servizio mensa con pasto fornito dalla ditta di ristorazione: non è consentito pertanto avvalersi di entrambi i servizi nel medesimo anno scolastico.

Le famiglie sono tenute a comunicare ad inizio anno scolastico il regime alimentare prescelto. È comunque severamente vietato introdurre a mensa stoviglie, alimenti e bevande varie se si opta per il servizio di refezione scolastica e non domestica.

I regolamenti

Numerose scuole hanno già adottato, facendo benissimo, appositi regolamenti in grado di fornire chiare interpretazioni normative e metodologie organizzative per evitare che ciascun genitore applichi, a suo piacimento, la possibilità offerta dalla norma di fruire del pasto domestico per la pausa pranzo del figlio.

Tra le scuole che meritano particolare attenzione per le buone pratiche adottate, ricordiamo il Regolamento dell’Istituto Comprensivo “Milani” di Terracina diretto con una grande professionalità e competenza dal dirigente scolastico Prof.ssa Giuseppina Di Cretico e quello dell’Istituto Comprensivo Massarosa 1°, Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° Grado di Massarosa (Lu) diretto con una particolare e strepitosa attenzione all’organizzazione e alla didattica dal dirigente scolastico Dott.ssa Antonia Suppa. Entrambe le scuole davvero esemplari e principalmente assai rispettosi della norma.

Regolamento per il consumo del pasto domestico a scuola

REGOLAMENTO REFEZIONE SCOLASTICA CON PASTO PORTATO DA CASA

PATTO-EDUCATIVO-PASTO-DOMESTICO-A-SCUOLA-2

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