Vaccino Covid-19, infuria il dibattito tra chi deve “passare avanti”: dai docenti agli sportivi impegnati alle Olimpiadi

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All’8 gennaio in Italia erano stati vaccinati oltre 475mila persone, il 52% rispetto alle dosi consegnate.

L’Italia viaggia al ritmo di oltre 85mila vaccini al giorno, ma tra una settimana iniziano i richiami a chi ha avuto iniettata la prima dose.

Il commissario Arcuri chiede alle Regioni di rallentare perché andare oltre al 70% rischia di non assicurare le dosi a chi deve essere vaccinato per la seconda volta.

Infatti il richiamo va effettuato dopo 21 giorni. Da fine febbraio è prevista la partenza della campagna di vaccinazione per gli anziani over 80 e per i disabili, ma, come segnala La Repubblica, infuria il dibattito su chi deve passare avanti.

Le pressioni sul governo per cambiare in corsa l’ordine degli aventi diritto è già partita: ci sono i docenti che chiedono di essere immunizzati prima del ritorno in classe, ci sono le badanti che chiedono di essere vaccini insieme agli anziani o ai disabili che assistono, ci sono anche i genitori di bimbi con patologie in quanto il vaccino non può essere somministrato agli under 16.

C’è anche il mondo dello sport che chiede il vaccino per gli atleti impegnati ai Giochi Olimpici di Tokyo o gli Europei di calcio. Come affermato dal commissario Arcuri per ogni modifica del calendario di vaccinazione, però, si deve pronunciare il Parlamento.

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