Fedriga contro Azzolina: “Mai mi sarei aspettato simile atteggiamento da ultrà, tenere chiuse le scuole è responsabile”

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”Le chiedo di fare dichiarazioni adeguate alla serietà del ruolo che ricopre”. Questo l’appello lanciato dalle pagine del Corriere della Sera da Massimiliano Fedriga alla ministra  dell’Istruzione Lucia Azzolina, che ieri, sempre sul Corsera, aveva chiesto ai governatori “perché nelle zone gialle e arancioni è quasi  tutto aperto, tranne la scuola?”.

”Non mi sarei mai aspettato un atteggiamento simile da un ministro della Repubblica, – afferma il presidente del Friuli-Venezia Giulia -: non credo che un ministro possa essere un ultrà. Mi aspetterei, come minimo, che fosse consapevole del dramma che si vive nel Paese. Non so perché abbia detto cose del genere, vorrà fare quella che lavora per aprire mentre noi ci divertiamo a chiudere”.

In classe dunque no e all’aperitivo sì? “Ricordo che i bar chiudono alle 18 – dice il governatore -. E quell’orario è stato stabilito dal governo di cui Azzolina fa parte. Io peraltro ho fatto un’ordinanza per cui dalle 11 del mattino si può stare soltanto seduti, i gruppi assembrati fuori dai locali non sono ammessi. Ma penso anche a quanti non possono lavorare, al dramma autentico che si vive in tante famiglie. Io credo che la riduzione del tema all’aperitivo sia squalificante e offensiva per tutti quei settori e quelle persone che vivono di ospitalità. Vorrei davvero che la ministra Azzolina avesse rispetto per coloro che le pagano lo stipendio”.

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