Vaccino covid subito per docenti e Ata, è pressing per stringere i tempi. Le ipotesi per bruciare le tappe

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A quanto pare il Ministro della Salute, Roberto Speranza, subito dopo l’approvazione delle nuove misure del prossimo Dpcm, dovrà seriamente valutare se cambiare parzialmente i piani della vaccinazione anti covid-19 e anticipare il vaccino per il personale scolastico dopo il coro di richieste da parte di politica, sindacati e scienziati. Per far ciò la soluzione potrebbe arrivare già nei prossimi giorni.

Si sta valutando la possibiltà, secondo quanto si apprende, di indicare ulteriori categorie per questa prima fase della campagna di vaccinazioni anti-Covid, con la dotazione di dosi Pfizer. Oltre a medici e ospiti delle Rsa, potrebbero partire già in questi giorni – allo scopo di limitare i decessi e gli ingressi in terapia intensiva – le vaccinazioni degli anziani over 80. A seguire, tra le altre categorie, ci sarebbero i docenti.

Un’altra ipotesi, messa in luce da Open, potrebbe essere legata al via libera al vaccino AstraZeneca.

Da quello che emerge, pertanto, si può ipotizzare che si potrebbero creare le condizioni per accelerare la vaccinazione per gli over 80 e, di conseguenza, si potrebbero anticipare i tempi anche per chi “viene dopo”, e quindi anche i docenti e il personale scolastico.

E’ chiaro che quanto affermato finora dovrà essere confermato dal Ministero della Salute. Per il Momento il Ministro Roberto Speranza non si sbilancia: “Prima gli operatori della sanità, subito dopo gli anziani delle Rsa, poi le persone che hanno più di 80 anni”. “Andremo poi – sottolinea Speranza nel suo intervento a Che tempo che fa su Rai3su altre categorie importanti come gli insegnanti”.

Delle altre priorità si è discusso in Parlamentoha ricordato Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico -, sono state già definite: sicuramente i docenti andranno vaccinati tra i primi, per il lavoro che fanno e anche perché una parte importante di loro ha piu’ di 55-60 anni e quindi già appartiene ad una fascia a rischio. Ma ora la priorità sono gli over80″.

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Peraltro la possibilità di avere più case di distribuzioni di vaccino potrebbe senz’altro aiutare per un’eventuale accelerata su una corsia preferenziale per tutto il personale scolastico.

Nei giorni scorsi il mondo della politica e della scienza si è schierato su questa posizione, ovvero fare in modo che tutti i lavoratori della scuola possano avere il vaccino anti covid il prima possibile.

Fra i più convinti sostenitori della corsia preferenziale del vaccino per docenti e Ata anche Pier Luigi Lopalco, epidemiologo e assessore alla sanità della Regione Puglia: “Se vogliamo davvero impattare sulla sicurezza nell’ambiente scolastico, iniziamo a proteggere chi ci lavora. Come per gli operatori sanitari, se vogliamo garantire il mondo della scuola vacciniamo subito gli operatori scolastici“.

Vaccinare il personale scolastico è una priorità assoluta al pari del personale sanitario”. Lo ha  sottolineato il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, che ha ribadito il pensiero espresso pochi giorni fa.

Io ancora non posso derogare sulle vaccinazioni, che naturalmente vengono impartite dal livello nazionale, ma chiederò che vengano inseriti fra i livelli di priorità anche gli insegnanti, perché stando in classe non devono poter essere fonte di contagio”, dice invece il Governatore della Toscana Eugenio Giani.

Deciso anche l’esponente del partito democratico Stefano Pedica:‘Invece di autoassolversi e scaricare le responsabilità del disastro scuola solo sulle Regioni, anche se anche loro hanno contribuito a creare il caos, Azzolina chieda con insistenza di vaccinare subito il personale scolastico per favorire un più veloce ritorno in classe”.

 

Un recente sondaggio di Orizzonte Scuola ha mostrato che il personale scolastico sarebbe disponibile a sottoporsi al vaccino anti covid-19.

 

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