Covid-19, la Lega all’attacco: “Folle mettere a rischio la salute di studenti e docenti”

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“È una follia che nello stesso giorno il ministro della Salute ti chiude in casa e quello della Scuola ti manda a scuola. O le scuole sono sicure oppure no. Ora per una scelta politica si riaprono le scuole per dare un ‘contentino’ ad Azzolina si mette a rischio la salute di insegnanti e alunni”.

Così il leader della Lega Matteo Salvini a Rtl 102.5.

Poco dopo interviene anche il senatore Mario Pittoni, responsabile Scuola della Lega e vice presidente della commissione Cultura a palazzo Madama: “La richiesta al Comitato tecnico scientifico di un parere sulla ripresa della didattica in presenza nella scuola secondaria, è arrivata a Dpcm già chiuso. Basta sceneggiate su decisioni di fatto solo politiche, senza che nelle aule scolastiche si siano risolti i problemi e senza disporre di dati adeguati per esprimere valutazioni corrette!”.

“Nei report dell’Istituto superiore di sanità – spiega Pittoni – si legge che da fine novembre il sistema di tracciamento è stato sopraffatto dal contagio e le notifiche arrivano in ritardo. E l’epidemiologo Fabio Barbone, coordinatore della task-force Covid in Fvg, segnala difficoltà del dipartimento di Prevenzione a distinguere i focolai scolastici da quelli familiari. In presenza di due componenti positivi nella stessa famiglia i casi vengono attribuiti a focolai familiari, ma di fatto non si capisce se il contagio viene da dentro a fuori o da fuori a dentro la famiglia. Con la solita superficialità da tempo il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha deciso che comunque le scuole sono sicure. E il Governo ha autorizzato la ripresa dell’attività didattica in presenza, senza che nelle aule sia cambiato nulla e nonostante i dubbi evidenziati da diverse indagini. Non c’è infatti solo il problema trasporti, tutt’altro che risolto quattro mesi dopo l’inizio delle lezioni per i ritardi del piano nazionale: mancano docenti (Azzolina non ha ancora accettato il nostro grande piano di stabilizzazione) e dialogo con le scuole paritarie, che dispongono delle aule con cui ridurre gli studenti per classe. Servono inoltre presìdi sanitari e urge attrezzare gli istituti di termoscanner oltre che di impianti per il ricambio e la pulizia dell’aria, come prevede – conclude Pittoni – una nostra specifica proposta normativa”.

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