Covid-19, l’immunologo Minelli: “Scuole chiuse senza alcuna visione scientifica. In aula non si crea contagio”

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“Sono perfettamente d’accordo con il professor Mantovani. Le scuole sono state chiuse senza alcuna visione scientifica che non sia quella unicamente improntata all’elogio del meno peggio. Non è nelle classi che elettivamente si crea il contagio, semmai nelle dinamiche organizzative non perfettamente calibrate dei trasporti piuttosto che degli eventuali assembramenti parascolastici”.

Così all’Adnkronos Salute l’immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud della Fondazione italiana di Medicina
personalizzata, che commenta quanto affermato ieri da Alberto Mantovani (direttore scientifico dell’Humanitas) ospite della trasmissione televisiva ‘Piazzapulita’: “Avremmo dovuto rischiare e  tenere le scuole aperte. Averle tenute chiuse significa aver aumentato disuguaglianze e creato problemi ai ragazzi”.

“È per questo che la scuola non può restare chiusa, anche perché, a fronte del fatto che i ragazzi e i giovani sono relativamente resistenti al Sars-Cov-2, non si può non rilevare quanto il deficit di un’istruzione monca costituisca un grosso vulnus a quel principio di eguaglianza che trova nell’istruzione il punto di forza più nobile e che la pandemia, con una prolungata chiusura degli istituti primari diistruzione, ha fortemente compromesso”, ha aggiunto.

“E questo fa il paio con altre criticità che la Covid ha decisamente messo in secondo ordine, visto che la gestione delle cronicità piuttosto che delle patologie oncologiche ha subito e continua a subire gravi ritardi che una comunità evoluta certamente non può permettersi“, conclude Minelli.

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