Nuovo governo, Granato (M5S): “Completare i concorsi avviati. Sulle GPS si poteva fare meglio. Bianchi nuovo ministro? No, grazie” [INTERVISTA]

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La senatrice del Movimento Cinque Stelle Bianca Laura Granato attende l’esito della piattaforma Rousseau per decidere se dare la fiducia al Governo Draghi o meno. Sulla scuola bisogna subito intervenire per la maturità e completare i concorsi, mentre invece, dall’esperienza di Azzolina ammette che le Gps hanno creato problemi. Infine, boccia l’ipotesi Bianchi a Viale Trastevere.

Sono ore decisive per capire come si formerà il prossimo Governo guidato da Mario Draghi, incaricato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella di costruire un esecutivo di unità nazionale per tentare di scongiurare le urne in piena pandemia.

Le ipotesi restano sempre due: o un governo totalmente composto da tecnici o in alternativa un inserimento di alcuni esponenti politici. Dopo la totale chiusura dei giorni scorsi, il Movimento Cinque Stelle ha aperto la porta per tentare la conciliazione. Prima però, si dovrà esprimere la piattaforma Rousseau.

C’è grande interesse anche per il mondo della scuola, che vede molti temi caldi da portare avanti, su tutti i concorsi, la maturità e anche i fondi del Recovery Plan. A Orizzonte Scuola la senatrice pentastellata Bianca Laura Granato spiega le condizioni per entrare a far parte del nuovo Governo e le priorità che riguardano il settore della scuola, anche alla luce di quanto avviato e rimasto incompleto da Lucia Azzolina.

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Quali sono le condizioni per dire sì al nuovo governo Draghi?

L’unica condizione, per me, è che la piattaforma rousseau dia parere favorevole. In caso contrario io alla fiducia voterei no, questo governo rischierebbe di di inasprire la situazione attuale e potrebbe creare reazione sgradite e incontrollate sobillate dalle destre. Ecco perché se così fosse, il nostro posto dovrebbe essere all’opposizione.

A prescindere da tutto, quali sono le priorità su cui il prossimo Governo dovrebbe puntare per quanto riguarda la scuola

Le priorità sono gli esami di stato, il reclutamento, completare i concorsi già avviati. Secondo me si dovrebbe rivedere il sostegno, intervenendo sul Tfa, per rendere il progetto più credibile. Io sto lavorando ad altri progetti per una scuola diversa. A breve presenterò un disegno di legge sulla governance delle istituzioni scolastiche. Si tratta di temi che richiedono grande convergenza e per questo è necessario un dibattito pubblico e con le parti sociali.

Il mandato di Azzolina è praticamente concluso: qual è il provvedimento più importante approvato e quello invece “mancato”, secondo lei?

In verità non si può giudicare in modo perfetto: il mandato di Azzolina non è stato ordinario, perchè è stato condizionato dalla pandemia. Nonostante ciò, il provvedimento più importante è stato senza dubbio quello di avviare i concorsi scuola e che ora spero si possano concludere al più presto. Sulle GPS, forse, potevamo fare un po’ meglio. Ci sono stati alcuni problemi, lo ammetto. Invece per l’apertura delle scuole ci sono state difficoltà oggettive, ma la maggior parte legate a scelte che non dipendevano direttamente dal Ministero, come ad esempio, le ordinanze emanate dalle singole regioni.

Si fa il nome di Patrizio Bianchi come successore di Lucia Azzolina al Ministero dell’Istruzione. Cosa ne pensa?

Non penso sia una buona idea: prima di tutto perchè non è un uomo di scuola, lo vedo lontano da quei meccanismi che, chi non li conosce dall’interno, difficilmente potrà comprenderli. E poi non sarebbe nemmeno un vero e proprio tecnico, dato che è nota la propria appartenenza all’area del Partito Democratico.

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