Covid -19, boom di contagi a scuola in Campania. Unità di crisi: “Aumento preoccupante, 29 focolai in 7 giorni”. I Dati

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“I dati riportati, con le relative misure di contenimento messe in campo dalla Regione Campania mediante le ordinanze restrittive, dimostrano chiaramente come una strategia preventiva, e quindi di analisi previsionale basata su molteplici misure tra cui la didattica non in presenza diversificata per fasce di età risulti fondamentale e abbia avuto un significativo impatto in
termini di diminuzione non solo sui casi positivi nella fascia di età scolare, ma anche sui soggetti adulti”.

E’ quanto si legge nella relazione tecnica dell’Unità di Crisi della Regione Campania, che rende noti i dati sull’andamento dei contagi nelle scuole aggiornati al 9 febbraio, giorno in cui l’Unità si è riunita per fare il punto sulla situazione scolastica.

Si è deciso di elaborare un sistema previsionale di alert “al fine di individuare quei Comuni, Province, Macro aree soggette ad incremento dei contagi idonee ad impattare in maniera particolarmente significativa sull’incidenza della malattia stessa a livello regionale”.

Gli alert dovranno quindi orientare le decisioni a livello locale, tenendo conto dei dati epidemiologici aggiornati.

Le misure poste in essere hanno determinato nell’immediato – si legge ancora nella relazione tecnica -, dopo una seconda ondata di COVID19, i seguenti effetti fondamentali:
• Contenimento dell’infezione con riduzione della crescita esponenziale;
• Riduzione della diffusione dell’infezione tra categorie fragili quali anziani over 60 che risultano i più suscettibili di peggioramento di condizione clinica e prognosi infausta.

Alla luce della tendenza dei contagi che attualmente si va delineando all’esito della riapertura delle attività in presenza, nonché dell’incremento di richiesta di posti letto in regime ordinario e, soprattutto, in terapia intensiva della attuale campagna vaccinale per COVID19 – anche alla luce di non rari casi di infezioni intercorrenti tra prima e seconda dose vaccinale, che testimoniano la diffusività del virus (fonte: rete farmacovigilanza e vaccinovigilanza) – si ritiene indispensabile
l’adozione di nuove strategie di gestione e valutazione dei dati mediante Alert o analisi previsionali sulla base delle quali orientare le decisioni, a livello locale e con specifico riferimento alle fasce d’età maggiormente a rischio, per scongiurare l’immissione negli ambienti familiari di studenti e docenti di nuove possibilità di moltiplicazione del virus.

Occorre, in altri termini, evitare ulteriori matrici di contagio, la cui presenza in ambito territoriale e scolastico modificherebbe il corso dell’infezione sul territorio regionale.
Pertanto, conclude l’Unità di Crisi, sulla base della situazione epidemiologica rilevata sulla platea scolastica, si ritiene che
le nuove strategie gestionali e previsionali con relativi provvedimenti per fascia di età debbano essere adottate in quanto idonee in modo specifico a determinare un contenimento dell’infezione su più livelli, territoriale (Sindaci) e in settings specifici (Scuola/Cooperative/Aziende). Laddove tali misure in un arco temporale settimanale non dovessero sortire effetti, occorrerà valutare la adozione di misure di contenimento generalizzate.

TABELLA dati contagi per fasce di età

NOTA

Alcuni dati

L’Unità di Crisi evidenzia un andamento in crescendo del numero dei contagi, rilevato anche nell’ultima cabina di regia nazionale del 5 febbraio 2021 (Report 38, relativo alla settimana 25-31 gennaio 2021), ove si riferisce anche, per la prima volta, di focolai scolastici in numero di 7. Questi dati, aggiornati alla data odierna, denotano un ulteriore significativo aumento del numero assoluto dei contagiati (9226 nell’arco della settimana 1-7 febbraio), un aumento del numero assoluto di focolai
attivi (n.1914) e di nuovi focolai (n.1066). Sempre negli ultimi 7 giorni, si evidenziano n.29 focolai scolastici, 2 in ambito ospedaliero, n.1 nelle carceri, n.1 in istituto religioso.

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