Graduatorie terza fascia ATA, perché non garantire un punteggio minimo a chi è iscritto da anni? Lavoro deve essere un diritto, le richieste

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Graduatorie ATA terza fascia: quali potrebbero essere le modifiche al decreto per rendere “equo” l’aggiornamento 2021/23? Una delle richieste più ricorrenti nasce dal personale che ha un punteggio molto basso e pur presentando domanda ad ogni aggiornamento non riesce ad avere un incarico. La situazione del 2020/21 è stata eccezionale: grazie ai contratti COVID personale che non aveva mai lavorato ha ricevuto un primo incarico. Potrà ancora essere così?

Le proposte inviate da voi a [email protected]

Modifiche che proporrei per le nuove graduatorie ATA di terza fascia sono

*Regole chiare e nuove su supplenze e punteggio in scuole private e paritarie

*Ristabilire il pieno punteggio dell’Ecdl

*Riconoscere una sorta di anzianità per persone iscritte nelle graduatorie da decine di anni e che a causa di punteggi non elevati non ha mai fatto una supplenza riconoscendo per dire anche uno 0,01 per anno ad esempio

*Riconoscere punteggio pieno per chi ha fatto il servizio militare obbligatorio come avvenuto per docenti e ata che hanno fatto ricorso

*Regolamentare le supplenze brevi mettendo delle regole chiare e semplici e chiarire una volta per tutte cosa significa supplenza breve. Supplenze brevi sono tutte quelle che vanno da 1 giorno a 15 giorni? Si potrebbe pensare di ricompensare chi fa centinaia di km per fare meno di una settimana di supplenza con l’assegnazione di un minimo di punteggio?

*Pensare ad un modo per far lavorare anche chi non ha punteggi molto alti per creare una prospettiva di lavoro per più persone possibili

*Stabilire un metodo di calcolo dei punteggi chiaro e semplice. Quello del precedente triennio è stato uno strazio per i candidati e le segreterie scolastiche

*Formare il personale amministrativo con un monte ore prestabilito all’interno delle scuole per creare personale pronto e operativo

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Per quanto riguarda la scelta delle scuole in terza fascia, personale ata, dovrebbe essere a livello provinciale e non di trenta scuole. Scegliendone solo 30 può succedere che qualcuno che ha meno punti di te , lavori di più, solo perché è stato fortunato nella scelta. Una graduatoria provinciale sarebbe più corretta perché si verrebbe chiamati in base al punteggio.

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È possibile che si venga chiamati facendo fede solo al voto del diploma? So che altre cose fanno punteggio la laurea o corsi a pagamento (che purtroppo non tutti si possono permettere..)ma perché non si tiene conto del numero delle volte che si è fatta la domanda,della disoccupazione di una persona e soprattutto del fatto di avere due figli?? Ho visto scavalcare la mia posizione da persone che hanno fatto la domanda solo una volta,che hanno un voto di diploma anche poco più alto del mio. .(non metto in dubbio la meritocrazia di un punteggio più alto..Ma dubito l’utilità sul lavoro per un semplice ma fondamentale bidello) e soprattutto da persone giovanissime..magari laureandi in tutta altra cosa. .in casa con i genitori (senza un mutuo o un affitto sopra la testa) e lo scrivo in maiuscola SENZA FIGLI. Tutti hanno bisogno ed il diritto di lavorare. .ma forse bisognerebbe adottare altri canoni per valutare il punteggio. La mia è una protesta pacifica..

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“sono inserita dal 2014 in terza fascia ATA, in riferimento alla news riguardante il regolamento obsoleto per le graduatorie di circolo e d’istituto del personale ATA propongo di rivedere i punteggi sia del servizio prestato che dei titoli che si conseguono.
È vergognoso come un docente per un attestato d’inglese gli vengano riconosciuti fino a 4 punti, invece il profilo di collaboratore scolastico o assistente debba fare i conti con i centesimi e peggio ancora se si è inseriti su più profili considerato “altro servizio” il servizio prestato venga svalutato in maniera del tutto eccessiva.
Anche le certificazioni che hanno un costo notevole hanno subìto una modifica del punteggio in misura inferiore rispetto ai precedenti anni.
Senza nulla togliere ai docenti, credo che il lavoro svolto dal personale ATA sia molto faticoso sia fisicamente che mentalmente e quindi credo debba essere riconosciuto in maniera legittima.”

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Salve ecco le mie proposte per le modifiche al regolamento ATA:

1)Riconoscere un punteggio anche se minimo per tutti quelli che sono iscritti da almeno 10 anni continuativi nelle graduatorie e che non hanno mai fatto supplenze

2) Riconoscere un minimo di punteggio( anche decimi)per coloro che vengono convocati per supplenze brevi anche di un(1) solo giorno così da invogliare a rispondere alla convocazione anche quelli che non risiedono nella provincia in cui è stata fatta domanda

3) Riportare alla valutazione piena tutte le certificazioni informatiche

4) Abolire inutili attestati come quelli di dattilografia su cui vige gran confusione visto che i corsi di dattilografia sarebbero compresi in quelli eipass o Ecdl

5) Riconoscere per il servizio di leva obbligatorio il pieno punteggio equivalente a 5 o 6 punti in base ai mesi in cui è stato espletato il servizio

6) Creazione di un sistema informatico e di elaborazione dati che permetta di calcolare , assegnare e riconoscere direttamente il punteggio in automatico ai candidati in modo da semplificare e velocizzare il lavoro delle scuole

7) creare corsi di aggiornamento e perfezionamento,a cui aderire, direttamente nelle scuole così da non avere problemi nel riconoscimento di eventuali punteggi da attribuire e creare competenze che effettivamente servono alle scuole

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Riportare la valutazione piena degli attestati di informatica nel mio caso ad esempio 1,20 punti (Eipass) per AA e 0,60 per Cs perché si è speso tempo e soldi.

Valutare il servizio militare/civile obbligatorio 6 punti e non i 0,50 punti essendo un obbligo da assolvere imposto dallo stato e non una scelta ed evitare così ricorsi e controricorsi.

Trovare un modo per dare un minimo di punteggio (anche un 0,50) a chi fa domanda da tanti anni e non ha mai fatto una supplenza.

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perché l’art. 59 CCNL prevede che il personale ATA di ruolo possa accettare supplenze anche come docente e non è possibile viceversa?

Per questo, proporrei che il nuovo regolamento sulle supplenze ATA prevedesse la possibilità da parte dei docenti assunti a tempo indeterminato di poter accettare supplenze come personale ATA, proprio in virtù di concedere la possibilità di sperimentare nuove esperienze lavorative in altri contesti, soprattutto scolastici.

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Vorrei sottoporre la proposta di possibilità di abbandono di una supplenza lunga per una supplenza breve di profilo superiore (ad es. Docente)

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a mio avviso la terza fascia ata la trasformerei da circolo ed istituto a provinciali in modo che i posti vacanti al 31 / 08 e i posti in organico di fatto al 30/06 possano essere assegnati dagli ambiti territoriali mediante convocazioni anche settimanali e lasciare la gestione delle supplenze brevi alle singole istituzioni scolastiche. Quindi nella eventuale domanda si indicherebbero sempre un max. di 30 istituzioni scolastiche per la gestione delle supplenze brevi; simile alla domanda della prima fascia provinciale.

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Riguardo il regolamento supplenze ata condivido con il fatto che sia obsoleto e quindi improponibile ai giorni nostri. Non è assolutamente possibile, in virtù della mole di lavoro e delle competenze richieste per alcuni profili (vedasi assistente amministrativo ed assistente tecnico), riconoscere solo due punti alla laurea. Inoltre è inaccettabile che il servizio prestato nelle scuole private non venga equiparato a quello svolto nelle scuole statali, alla luce anche e soprattutto dell’ultima sentenza del tar del Lazio in merito (n. 2823/2019 pubblicata il 22/03/2019). Ritengo infine che aspettare che la fortuna ti baci non è degno di un paese che voglia premiare la meritocrazia. Perché anche per la terza fascia non si procede con graduatorie provinciali ma con quelle di circolo e di istituto? La differenza è sostanziale perché darebbe la possibilità a tutti ed indistintamente di lavorare in base al proprio effettivo punteggio e non sperare di aver scelto la scuola giusta e magari vedere lavorare altre persone con un punteggio inferiore. Le graduatorie permanenti dopo un po’ di tempo risultano essere esaurite e si attinge inevitabilmente alla terza fascia ma ritengo che tale criterio non sia il massimo della meritocrazia. Con la speranza che vengano presi degli immediati provvedimenti in questa direzione, anche alla luce della imminente pubblicazione del bando e delle innumerevoli domande che saranno presentate, saluto cordialmente.

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Il mio suggerimento in merito alle supplenze ATA sarebbe di rivedere la norma per la quale, un supplente non viene convocato prima di 7/8 giorni lavorativi per la supplenza di un collega in malattia. Secondo il mio modesto parere si andrebbe incontro alle esigenze degli Istituti scolastici.

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