Diplomati magistrale, Cassazione conferma: no inserimento GaE, sì concorsi

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Diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/02: la Corte di Cassazione conferma le due decisioni della Plenaria del Consiglio di Stato. Il titolo non è utile all’inserimento nelle Graduatorie ad esaurimento, dalle quali annualmente si attinge per il 50% delle immissioni in ruolo, ma rimane titolo valido per accedere alle procedure di abilitazione e ai concorsi.

La Corte di Cassazione, con sentenza 3830/2021 conferma che  il valore legale del diploma magistrale conseguito entro il 2001/2002 può essere riconosciuto solo in via “strumentale”: consente l’accesso a procedure di abilitazioni e concorsi ma non alle GaE, come richiesto da numerosi docenti negli anni scorsi.

Ricordiamo che nei prossimi mesi il Comitato europeo dei diritti sociali deciderà sul reclamo collettivo proposto dall’Anief per i diplomati magistrale esclusi dalle GaE.

La decisione del comitato europeo renderà ancora più incisiva la procedura di infrazione aperta dalla Commissione Europea contro l’Italia per la mancanza di misure di prevenzione e di sanzione dell’abusiva reiterazione dei contratti a termine nel comparto scolastico.

Il Presidente Pacifico ritiene “che la partita sia ancora aperta sul reclamo collettivo presentato al Consiglio d’Europa, con il quale siamo andati a chiedere per tutti i precari con più di 36 mesi di servizio di potersi inserire in quel doppio canale di reclutamento che anche per la Cassazione e per la Corte Costituzionale è stato da sempre individuato come unico sistema per evitare l’abuso dei contratti a termine e rispettare la normativa comunitaria, al di là della mera stabilizzazione che si attua nel settore privato. Comunque, quindi, chiediamo che questo personale docente possa essere collocato nelle GaE ed essere immesso nei ruoli”.

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