Covid, Campania, Emilia Romagna e Molise arancioni da domenica 21 febbraio. Le ultime novità

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La situazione sul fronte del Covid-19 rischia nuovamente un peggioramento. Si teme lo scenario di una terza ondata causata dalle varianti del virus ritenute più insidiose e veloci a diffondersi.

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà in giornata una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 21 febbraio. Passano in area arancione le regioni Campania, Emilia Romagna e Molise.

A queste misure potrebbero essere affiancate, soprattutto a causa dei timori sulla diffusione delle varianti del virus, zone rosse locali, come già accaduto in alcune regioni nelle scorse settimane. Nelle zone rosse locali sono chiuse scuolenegozi locali pubblici per ridurre al minimo necessario gli spostamenti.

NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO

Cosa dice il Monitoraggio

Nel periodo 27 gennaio – 09 febbraio 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,99 (range 0,95 – 1,07), in crescita rispetto alla settimana precedente e con un limite superiore che comprende l’uno. L’incidenza dei casi Covid in Italia a livello nazionale nella settimana di monitoraggio cresce rispetto alla settimana precedente: 135,46 per 100.000 abitanti (8-14 febbraio) contro 133,13 per 100.000 abitanti del periodo 1-7 febbraio (dati flusso ISS), “lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti”.

Sono 10 le Regioni e le Province autonome che hanno un Rt puntuale maggiore di 1, di cui 9 anche nel limite inferiore, compatibile con uno scenario di tipo 2, in aumento rispetto alla settimana precedente. Una regione, l’Umbria, ha un livello di rischio alto. Sono 12, rispetto alle 10 della settimana precedente, le regioni a rischio moderato (di cui 6 ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e 8 a rischio basso.

Si confermano per la terza settimana segnali di tendenza ad un “graduale incremento nell’evoluzione epidemiologica” e si osserva un “peggioramento nel livello generale del rischio”. Ciò richiede misure di mitigazione nazionali e puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione. Un “nuovo rapido aumento nel numero di casi potrebbe rapidamente portare a un sovraccarico dei servizi sanitari in quanto si inserirebbe in un contesto in cui l’incidenza di base è ancora molto elevata e sono ancora numerose le persone ricoverate per Covid-19”.

E ancora: “È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine”.

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