Covid, Spirlì: “Ci spaventiamo per 4 persone distanziate a tavola poi lasciamo un’intera mattinata 25 ragazzi in aula”

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“Dobbiamo rivedere il sistema generale delle attività aperte perché altrimenti se non si muore di Covid, si muore di fame”. Lo ha dichiarato il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, intervenuto in diretta a Mattino Cinque su Canale 5.

“In particolare – ha detto Spirlì – il Comitato tecnico scientifico dovrà rivedere alcuni protocolli. Il governo precedente navigava a vista, il Comitato parla molto in tv ma si assume poche responsabilità per scrivere decisioni. Il sistema a semaforo non funziona – ha detto ancora Spirlì- soprattutto nei tempi, visto che i dati riassunti al martedì maturano decisioni di sabato, quando i ristoratori sono costretti a buttare via tutto per chiudere già dalla domenica”.

Poi Spirlì ha rincarato la dose chiamando in causa la scuola: “Ci spaventiamo per 4 persone distanziate a tavola poi lasciamo un’intera mattinata 25 ragazzi in aula. C’è qualcosa che non torna”.

Di seguito, il calendario ufficiale delle vaccinazioni, così come comunicato dalla Presidenza.

A. «Il completamento del ciclo vaccinale a tutta la popolazione target della fase 1 (operatori strutture sanitarie, operatori e ospiti delle strutture socio-sanitarie territoriali), che dovrà avvenire entro il 28 febbraio 2021. Con riferimento alle strutture residenziali per anziani e non autosufficienti, è necessario che per tutti i nuovi ingressi sia completato il ciclo vaccinale».

B. «L’avvio, a far data dal 22 febbraio 2021, delle vaccinazioni alla popolazione ≥ 80 anni. In questa fase, si procederà con la chiamata di tutta la popolazione anziana, che è di circa 130.778 persone».

«Per una maggiore efficacia di questa azione di prevenzione, la vaccinazione di tale popolazione target sarà condotta dai medici di Medicina generale, presso i propri ambulatori ovvero presso i Centri di vaccinazione delle Aziende sanitarie».

C. «L’avvio della vaccinazione dei soggetti estremamente vulnerabili, affetti da patologie severe e/o immunodeficienza, che rientrano nelle “Aree di patologia” individuate a livello nazionale, identificate sulla base di un maggior rischio e di condizione di fragilità. La vaccinazione verrà effettuata, prevalentemente, presso i centri specialisti che hanno in carico tali categorie».

D. «L’avvio della vaccinazione dei soggetti appartenenti alle categorie dei lavoratori dei servizi essenziali che corrispondono ai seguenti requisiti: età compresa tra i 18 e i 54 anni e assenza di patologie concomitanti. I soggetti con età superiore ai 55 anni, in attesa di eventuali ulteriori indicazioni nazionali, rientreranno nelle chiamate per coorte o per condizione di fragilità determinata da patologia. Allo stato attuale, l’indicazione per questa categoria target di popolazione prevede l’offerta del vaccino di Astrazeneca».

Ecco le categorie di lavoratori dei servizi essenziali individuate in accordo con quanto previsto dal Piano nazionale.

D.1. «Personale delle forze armate e di polizia: Polizia penitenziaria, Vigili del fuoco, Arma dei carabinieri (inclusi Nas), Polizia di Stato, Esercito, Protezione civile, Polizia locale, Guardia di finanza, Marina militare, Capitaneria di Porto. L’offerta vaccinale a questa popolazione target prenderà avvio, indicativamente, a partire dal 25 febbraio 2021, presso i Centri di vaccinazione ospedalieri e territoriali, previa presentazione degli elenchi, da parte dei rappresentanti delle categorie interessate».

D.2. «L’offerta vaccinale al personale scolastico e universitario docente e non docente prenderà avvio, indicativamente, a partire dal 10 marzo 2021 presso i Centri di vaccinazione ospedalieri e territoriali, previa prenotazione sulla piattaforma fornita da Poste Italiane».

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